La Murgia stronca l’ultimo romanzo di Veltroni: «Sei un assassino della letteratura»
È una stroncatura senza appello al Veltroni letterato, scrittore e regista. «L’unico assassinio è quello della letteratura e il colpevole non è il maggiordomo: è Veltroni». La scrittrice sarda Michela Murgia, oggi un nome della letteratura italiana, critica duramente in diretta tv l’ultima fatica veltroniana Assassinio a Villa Borghese. Che l’ex sindaco di Roma sta promuovendo massicciamente sul piccolo schermo dove appare ospite quasi quotidiano di format culturali e commentatore di trasmissioni politiche. Immancabile l’intervista-colloquio dell’amico Fabio Fazio.
Veltroni assassino della letteratura
Durante la trasmissione Tg Zero di Radio Capital, dopo aver letto alcune righe di Assassinio a Villa Borgese, pronuncia il pesante verdetto in diretta. «Walter, ti prego, fai altro nella vita. Non è assassinio a Villa Borghese, è assassinio della letteratura e il colpevole sei tu, non è il maggiordomo. Torna a fare politica. Eri meglio sindaco che come scrittore».
Il narcisismo di Veltroni è servito. Il giallo ambientato in uno dei parchi più belli di Roma, dove accadono vicende sanguinarie su cui indaga Giovanni Bonvino, ispettore superiore che deve farsi perdonare un errore passato, non convince. Come altri sue “opere” oggetto di recensioni critiche per la loro “bruttezza” e mediocrità. L’ex leader della sinistra, che certamente ha avuto con la cultura un rapporto familiare, vanta nel suo curriculum extrapolitico diversi romanzi. Dalla narrazione collettiva di Noi a Quando, il cui protagonista si risveglia dal coma a 33 anni dalla morte di Berlinguer. Oggi si cimenta con la narrativa noir. In tutti trasborda la vena buonista e l’autocompiacimento di chi si erge a conciliatore delle contraddizioni della società ed esibisce la vocazione del visionario. Forse troppo poco per essere annoverato nel pantheon della letteratura.
Ah ah ah solo in Italia cose simili ?