La Lega sbugiarda il M5S: «Su noi e l’Ilva dicono frottole. Ecco le carte che lo dimostrano»
Doveva essere il colpaccio per zittire la Lega. O, per lo meno, un’arma di distrazione di massa rispetto al disastro del governo sull’Ilva, firmato prima di tutto M5S. Invece, il presunto “scoop” dei grillini su un investimento del Carroccio in bond ArcelorMittal, che ne condizionerebbe le posizioni politiche sul caso, si è trasformato nel giro di poche ore nell’ennesima, colossale figuraccia dei pentastellati.
La cantonata del M5S su Lega e Ilva
Salvini aveva già annunciato querele contro chi cavalcava questa “roba assolutamente fantasiosa”. Ora a spiegare che il caso non esiste – e che i Cinquestelle hanno preso una grossa cantonata – ci pensa il tesoriere del Carroccio, Giulio Centemero. Perché la Lega, effettivamente, aveva acquistato i bond, ma li ha anche dismessi ormai quattro anni fa. Dunque, molto, molto prima di quello che sta avvenendo oggi intorno all’Ilva. “In qualità di tesoriere della Lega dal settembre 2014, ho provveduto alla dismissione di tutti i titoli nel 2015 e in particolare quello in oggetto a gennaio. Tutta la gestione titoli è stata effettuata nel rispetto della legge sul finanziamento pubblico ai partiti (96/2012). È tutto certificato nero su bianco“, ha chiarito Centemero.
I documenti che certificano la chiusura dell’investimento
Anche l’agenzia di stampa Adnkronos ha visionato la documentazione di tutta la vicenda e ha ricordato come tutto sia nato con un promemoria bancario, arrivato a un indirizzo mail della Lega, che circola in rete, dove vengono indicati 300mila euro, sotto la voce “obbligazioni estere”.