La Corte dei conti Ue boccia l’agenzia per i clandestini. Inventò il diabolico sistema degli hotspot
22 Nov 2019 12:52 - di Antonio Pannullo
Ue ancora nel mirino. Cattive notizie per l’Agenzia europea per i profughi, una delle innumerevoli – e inutili, sosteniamo noi – dell’Unione europea. In un approfondito articolo del sito it.businessinsider.com viene analizzata l’attività della cosiddetta Easo, European Asylum support office. La corte dei conti, spiega il sito, ha esaminato i bilanci di ben 43 agenzie Ue. I bilanci nel loro complesso nel 2018 hanno assorbito ben 4,2 miliardi di euro, quasi il 3 per cento del bilancio complessivo della Ue.
L’Easo ha inventato il sistema degli hotspot
Come si poteva immaginare dai fatti di casa nostra, l’Easo è stata bocciata. Fine meritata per l’agenzia che ha ideato il diabolico sistema degli hotspot in Italia e in Grecia. L’Agenzia dovrebbe distribuire i clandestini negli Stati membri. Non solo: BusinessInsider raccontaanche che dopo l’invasione dei clandestini l’Easo ha anche visto aumentare i suoi soldi. 900 i diopendenti dell’Easo con 88 sedi. L’agenzia ha sede a Malta, ma dall’isola non ha saputo gestire proprio nulla, come i fatti dimostrano. Secondo la corte dei conti e il parlamento auropeo la gestione di questa agenzia ha lasciato parecchio a desiderare. Gestione approssimativa, appalti dati senza rendicontazione, gestione personalistiche delle assunzioni, poco controllo nelle gare stesse. E infatti, rivela il sito, i bilanci degli anni scorsi non sono mai stati approvati.
Nell’agenzia Ue episodi poco chiari
It.Businessinsider.com cita la relazione della corte dei conti dell’anno scorso. “Per l’Easo abbiamo emesso un parere negativo a causa di episodi materiali e sistematici di non conformità dei pagamenti con il regolamento finanziario dell’Ufficio, principalmente relativi agli appalti pubblici, alle procedure di assunzione e ai pagamenti sottostanti”. Bocciatura confermata quest’anno. “Per l’Easo la Corte ha espresso un giudizio con rilievi in relazione alle constatazioni riportate nelle relazioni di audit per gli esercizi finanziari 2016 e 2017. Nel complesso, la Corte conclude che l’insoddisfacente situazione rilevata per l’esercizio 2017 per quanto concerne i meccanismi di governance e di controllo interno dell’Ufficio e la legittimità e regolarità delle operazioni sta solo lentamente migliorandoe che le azioni correttive avviate dalla direzione dell’Ufficio devono ancora essere completate. Ciò trova inoltre conferma nel fatto che la principale procedura di appalto effettuata dall’Ufficio nel 2018 è risultata ancora una volta irregolare, a causa di gravi debolezze nella procedura stessa”.
L’agenzia Ue bocciata anche dal parlamento europeo
Anche il parlamento europeo il 23 ottobre scorso ha bocciato l’approvazione dei bilanci 2016 e 2017. Per il parlamento ci sono irregolarità sui pagamenti per circa 7,7 milioni di euro. Il sito riporta anche il parere del parlamento europeo. “Irregolarità relative alla violazione delle procedure di appalto, all’appropriazione indebita di fondi dell’Ue, alla cattiva gestione, agli abusi di potere nelle questioni relative alle risorse umane, al mancato rispetto delle norme in materia di protezione dei dati”. Non sono neanche mancati i casi di “molestie e comportamenti inappropriati nei confronti del personale nel 2017”. L’ex direttore dell’agenzia Ue era il portoghese José Carreira, che nel giugno 2018 si è dimesso. Carreira è stato sostituito dalla slovena Nina Gregori, che pare fiduciosa per l’avvenire. Anche perché, aggiungiamo noi, in Slovenia i clandestini non li fanno entrare. La cosa che preoccupa però è che l’Easo, ha detto laGregori, continuerà a operare. La relazione della corte dei conti evidenzia, tra le altre cose, anche molti milioni di euro spesi per “mediatori” culturalei e interpreti…