Italia in ginocchio dalle Ong: porti spalancati ai migranti. Oggi sbarchi a Taranto e Pozzallo
Porti aperti ai migranti trasportati dalle Ong. Come da qualche settimana a questa parte. La linea del ministro Lamorgese e del governo è ormai consolidata: entrano tutti coloro che ne facciano richiesta. Oggi è stata avviata la procedura per la ricollocazione a livello europeo dei migranti a bordo delle navi della Open Arms edella Aita Mari. La richiesta di ridistribuzione è stata presentata congiuntamente dai quattro Paesi che hanno condiviso il pre-accordo de La Valletta: Italia, Germania, Francia e Malta. Sulla scorta di tale richiesta, Taranto e Pozzallo sono stati individuati come porti di sbarco per i migranti a bordo, rispettivamente, della Open Arms e della Aita Mari.
Ong libere di far sbarcare chiunque
La reazione del leader della Lega, Matteo Salvini, è furiosa: «’Le ong ordinano e il Viminale obbedisce: 62 immigrati sbarcano a Taranto e altri 78 a Pozzallo. Governo di incapaci e calabraghe! Con i porti aperti più sbarchi, più partenze, più morti in mare e più affari per i trafficanti. Vergogna!». In effetti, il flusso di arrivi si sta facendo inarrestabile.
La Open Arms, con 73 persone a bordo, farà rotta per Taranto appena le condizioni meteo lo consentiranno, mentre la Aita Mari, che ha soccorso 78 naufraghi, sbarcherà a Pozzallo. Intanto, sono ferme, al momento, a causa del maltempo, le ricerche dei 15 dispersi del naufragio di Lampedusa. All’alba di oggi le motovedette Sar della Guardia costiera e le motovedette della Guardia costiera avrebbero dovuto raggiungere nuovamente la zona del naufragio ma il mare mosso e il vento forte impediscono l’avvio delle ricerche. Sono 149 i superstiti e fino ad ora 5 i cadaveri recuperati. Tutte donne.
Presto rimpiangerete Salvini e la sua dura scelta, ma per il momento accontentatevi di ricevere 200 africani al giorno che moltiplicato 365 ….. e per i prossimi tre anni
(secondo quanto sperano i PD’S di restare al governo) behhh!!! fatevelo voi il conto , a me fa paura. Forse alla boldrini no, neanche al vaticano.
Sono in ginocchio perché le cooperative dove sono impiegati i loro sodali, le sardine, devono continuare a lavorare.