Il mistero di Greta: una foto del 1898 la ritrae in una miniera. L’ennesima bufala?

22 Nov 2019 10:16 - di Robert Perdicchi

Tre bambini al lavoro nella miniera d’oro circa 1898”. Poche righe a corredo di una foto del Klondike dagli archivi di Washington scatenano i social. Lo scatto della bimba mostra, infatti, una somiglianza clamorosa con l’attivista svedese Greta Thunberg. La scoperta è diventata subito virale insieme a diverse e strampalate teorie. C’è chi ipotizza si tratti di un fotomontaggio, una fake news, e chi la descrive come una “viaggiatrice nel tempo“.

«È venuta dal passato a salvarci dai cambiamenti climatici» twittano in molti, che Valentina definisce “boccaloni”. Mentre c’è chi ‘cinguetta’ con maggiore ironia: «Ha saltato la scuola per protestare contro l’uso di Photoshop». «La verità è che Greta è l’ultima degli immortali», scrive Francesco. E la risposta arriva a colpi di tweet. «Ci vogliamo credere», gli rispondono cinguettando in coro.

Greta Thunberg e la campagna poco scientifica

Insieme a tanti dubbi sulla strumentalizzazione della ragazzina svedese, da parte della famiglia e dei medi, nei giorni scorsi anche gli scienziati si erano espressi, Con scetticismo. “Per superare i problemi climatologici, non basta parlarne. È necessario usare la logica e la scienza. Quindi elaborare progetti e realizzarli”. Il fisico Antonino Zichichi, presidente della World federation of scientists (Wfs), in un’intervista del Primato Nazionale aveva commentato così il movimento che ha il suo simbolo nella giovane attivista svedese.

«Greta ha parlato di clima per attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. E c’è riuscita – sottolinea lo scienziato -. Ma se non c’è la logica, quindi la matematica e poi la scienza, cioè la prova sperimentale, il clima rimane quello che è». «Greta – aggiunge Zichichi – non dovrebbe interrompere gli studi, come ha detto di voler fare, per dedicarsi alla battaglia ecologista. Dovrebbe tornare in quella scuola, e dire che bisogna studiare la matematica delle equazioni differenziali non lineari accoppiate. E le prove sperimentali necessarie per stabilire che quel sistema di equazioni descrive effettivamente i fenomeni reali legati al clima. Greta dovrebbe dire che la scienza va insegnata fin dalle scuole elementari, mettendo in evidenza che siamo l’unica forma di materia vivente dotata di quella straordinaria proprietà cui si è dato il nome di ragione. È grazie alla ragione che abbiamo scoperto: linguaggio, logica e scienza».

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