Il compagno Fico non si smentisce: per dire sì al Pd usa Lucio Dalla e “Piazza Grande” (video)

15 Nov 2019 14:26 - di Alberto Consoli
Lucio Dalla

Puntuale e spiacevole come una cambiale, è arrivata l’ennesima “alzata d’ingegno” del compagno Roberto Fico. All’indomani della manifestazione a Piazza MaggioreBologna, in dissenso alla serata di avvio della campagna elettorale per il centrodestra al PalaDozza, lui proprio non ce la fa a simulare la sua faziosità. Esulta come un tifoso sull’anti-piazza di sinistra  mettendo sotto i piedi ancora una volta un ruolo “super partes”, che non riesce a digerire. Cosa ha fatto? Sulle sue pagine social ha postato un video live di Lucio Dalla, in concerto a Bologna. In quel memorabile concerto il cantautore scomparso nel 2012 invitava i suoi concittadini a intonare il ritornello di ‘Piazza Grande’. Uno dei suoi più grandi successi. Ognuno gode come può. A Fico bastano queste note per annusare il richiamo della foresta.

Fico usa Lucio Dalla

Avanti popolo, alla riscossa. Che la riscossa della sinistra passi per Piazza Maggiore e Lucio Dalla. E allora Fico esulta sui social, “copia” Dalla, posta il video facendone un vessillo contro i “barbari” del Paladozza. Nella serata di giovedì, oltre i cori “Bologna non si lega”, anche le canzoni di Lucio Dalla e Bella Ciao sono state intonate dai presenti in piazza Maggiore. Il compagno Fico esulta,  coglie l’assist. Che lo faccia Repubblica, che titola in apertura “Bologna resiste” è un conto. Che lo faccia il presidente della Camera per tifare contro una fetta di Paese è uno scivolone più che inopportuno.

Il compagno Fico ci ha abituato del resto a cadute di stile inaccettabili e insopportabili: il 2 giugno 2019 dedicato ai rom;  l’atteggiamento stravaccato e mani in tasca nelle manifestazioni ufficiali; il saluto a pugno chiuso il 2 giungo 2018, con cui aveva palesato la sua dissidenza rispetto alla solennità dell’evento. Non dimentichiamo  la commemorazione della strage di Capaci, quando Fico ascoltò l’Inno di Mameli con le mani intasca. Ora un’altra “chicca” di un compagno a tutti gli effetti tra le fila grilline.

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