Fondazioni e Centri studi non conformi si riuniscono a Roma: “Vareremo una rete per progetti identitari”

22 Nov 2019 18:13 - di Redazione
fondazioni

Fondazioni e Centri studi si riuniscono e varano un ambizioso progetto. Oggi alla Camera dei Deputati  si è presentata la rete delle Fondazioni e dei Centri studi non conformi che riunisce dieci tra le principali realtà identitarie italiane. Esposto anche il Manifesto in dieci punti da cui emerge una destra moderna ma ancorata ai propri principi e valori. Alla rete delle fondazioni e dei centri studi non conformi a cui aderiscono alcune delle principali realtà del mondo politico italiano. Come detto, in occasione della conferenza stampa è stato annunciato il “Manifesto della cultura identitaria e non conforme”.

Rauti: alternativa all’egemonia della sinistra

L’obiettivo dell’iniziativa è stato illustrato da Francesco Giubilei (Fondazione Tatarella), Isabella Rauti (Centro Studi Rauti) e Fabrizio Fonte (Centro Studi Dino Grammatico). “L’intento è quello di costruire una rete con le principali fondazioni e centri studi non conformi per proporre iniziative, eventi, progetti condivisi offrendo una voce e una prospettiva alternativa all’egemonia culturale della sinistra. È un’idea nata durante la Giornata Tricolore 2019 il 28 settembre scorso a Custonaci”.

Numerose le Fondazioni che hanno partecipato

All’evento hanno partecipato le onorevoli Paola Frassinetti (Vicepresidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione) e Carolina Varchi (membro della commissione Giustizia), mentre sono state numerose le fondazioni che hanno preso parte all’iniziativa. Fondazione Tatarella, Fondazione FareFuturo, Fondazione Tricoli, Fondazione Rivolta Ideale, Centro Studi Pino Rauti, Centro Studi Dino Grammatico, Centro Studi Machiavelli, CulturaIdentità. Invitate inoltre la Fondazione Alleanza nazionale e la Fondazione Giorgio Almirante.

Presentato il Manifesto della cultura identitaria

L’incontro del 22 novembre è il primo passo di un percorso comune di elaborazione di cultura politica. Lo hanno spiegato gli organizzatori dell’evento.  Inoltre si è trattato di un momento importante per stringere legami di collaborazione  nel rispetto delle singole vocazioni e posizioni di ogni soggetto coinvolto. L’auspicio è che questi incontri portino a una piattaforma condivisa del pensiero identitario esplicitata dai dieci punti del Manifesto. Che sono Identità, Sovranità, Patria, Popolo, Territorio, Economia, Libertà, Famiglia, Tradizione, Identità europea.

Per informazioni rivolgersi a: reteculturanonconforme@gmail.com

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