La renziana Fondazione Open nella bufera: in tutta Italia perquisizioni della Guardia di Finanza

26 Nov 2019 10:38 - di Redazione
Fondazione Open

Perquisizioni della Guardia di Finanza a Firenze, a quanto apprende l’Adnkronos. Riguardano un’indagine della procura sulla Fondazione Open, di cui era presidente l’avvocato Alberto Bianchi.

La Fondazione, attiva dal 2012 al 2018, era nata per sostenere le iniziative politiche di Matteo Renzi, tra le quali la convention della Leopolda. L’avvocato Bianchi risulta indagato per traffico di influenze illecite tra il 2016 e il 2018. La procura procede anche per reati in violazione della legge sul finanziamento dei partiti politici.

Fondazione Open, oltre a Firenze perquisizioni in altre 10 città

Oltre che a Firenze, le perquisizioni hanno visto nel mirino altre dieci città: Milano, Torino, Roma, Napoli, Parma, Bari, La Spezia, Pistoia, Alessandria e Modena. Sempre secondo quanto apprende l’AdnKronos, i soggetti perquisiti sarebbero stati tra i finanziatori della Fondazione Open.

Alberto Bianchi e il “Giglio Magico”

Alberto Bianchi, sessantacinque anni, è uno dei più stretti collaboratori dell’ex premier Matteo Renzi nel cosiddetto “Giglio Magico”. È stato oggetto di sequestri il 17, 18, 19 settembre scorsi. Nel suo studio legale, in via Palestro a Firenze, i militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato documentazione relativa all’attività della “Open”. Hanno acquisito i nominativi dei finanziatori dell’attività politica dello stesso ente.

L’esame dei verbali della Guardia di Finanza

Dall’esame dei verbali delle operazioni compiute dalla Guardia di Finanza, secondo la ricostruzione della procura, emergerebbe che la Fondazione Open ha agito da “‘articolazione’ di partito politico” in alcuni casi. Ad esempio, in merito alla corsa di Matteo Renzi alle primarie del Pd nell’anno 2012, in seguito per la costituzione del “comitato per Matteo Renzi segretario” del Pd in occasione delle primarie del 2013.

L’azione da “articolazione” di partito politico della Fondazione Open sarebbe ravvisata dalla Procura anche dalla presenza di ricevute di versamento da parte di alcuni parlamentari. Al tempo stesso la Fondazione Open avrebbe anche «rimborsato spese a parlamentari».

I reati contestati dalla procura fiorentina emergerebbero dalle annotazioni della Gdf inviate al pubblico ministero titolare delle indagini sin dal 14 luglio scorso a cui sono seguiti successivamente verbali redatti il 22 agosto, il 23 settembre, il 4 ottobre, il 9 ottobre, il 23 ottobre e il 13 novembre.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *