Firenze, accoltellato a morte dopo una lite in un pub: fermato un tunisino di 39 anni
Omicidio in pieno centro a Firenze. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno condotto in caserma un tunisino 39enne. Ha precedenti ed ritenuto responsabile della morte di un kosovaro 33enne, residente a Firenze. Il fatto di sangue ha avuto luogo in seguito a una lite per futili motivi. Una lite iniziata poco prima delle tre di notte all’interno di un pub di via Faenza e proseguita per strada nell’attigua via Sant’Antonino. La morte dell’uomo, più volte colpito con un coltello, è stata dichiarata alle 4 circa della mattina dal personale sanitario dell’ospedale Careggi.
Tutto è iniziato per uno sguardo di troppo. I due, che avevano bevuto, si trovavano – come detto – all’interno di un pub di via Faenza. Dalle parole si è passati ai fatti. Tanto che il tunisino è andato poi nella sua abitazione, ha preso un coltello e ha colpito la vittima in strada.
La situazione in città diventa sempre più grave. I precedenti sono numerosi. Un altro accoltellamento c’è stato in Piazza Stazione, una decina di giorni fa. Un 18enne marocchino, insieme a due amici, ha chiesto la restituzione della bicicletta a un connazionale che gliel’aveva rubata. A quel punto un 26enne, anche lui marocchino, ha estratto un coltellaccio con una lama di 25 centimetri e ha cercato di colpire il giovane al volto. Il 18enne ha parato il colpo con un avambraccio.
La tensione si è alzata quando, durante le operazioni di fermo, i ragazzi hanno tentato di raggiungere l’aggressore. Solo l’intervento degli agenti ha riportato la calma. Il ferito è stato portato all’ospedale di Santa Maria Nuovaper una profonda ferita giudicata guaribile in dieci giorni.
A settembre, sempre a Firenze, un 56enne ha subìto una tentata rapina mentre era fermo a un semaforo. L’aggressore, secondo il suo racconto, era a bordo di un motorino. Ha chiesto una sigaretta e poi ha tentato di portargli via la borsa. A seguito della reazione della vittima, il ladro l’avrebbe colpito con tre coltellate (due al petto e una sulla schiena).