«Fascio di m…»: Vauro cerca lo scontro fisico in diretta tv. Un teatrino grottesco (video)
Un teatrino grottesco. È quello inscenato tra Vauro e un coatto di borgata, sedicente fascista, nel salotto di Paolo Del Debbio. A Diritto e Rovescio (Retequattro) si parlava di cori razzisti e di periferie abbandonate. Tra gli ospiti la giornalista Francesca Fagnani, e un pittoresco soggetto detto “Brasile“, presentato come “fascista”. Una vera caricatura. Troppo esagerato per essere genuino prodotto della periferia romana . È evidente che Del Debbio lo ha invitato per fare spettacolo. Messo poi, un simile soggetto, vicino a Vauro, l'”incidente” è assicurato. Ma è solo circo equestre.
“Lei ride, c’è poco da ridere. Roma non è fascista, Roma è casa mia. Nella mia borgata vigono ordine e disciplina. Devi fare quello che ti dico io”, dice “Brasile” in tono duro alla Fagnani. Che replica chiedendogli quale film abbiano visto, data la costante presenza delle forze dell’ordine in zona. “Nessun film. Glieli faccio vedere io i film”, le dice allora il romano.
A quel punto Vauro finge di indignarsi. È il momento della sua scena madre. Si alza dalla sedia e si dirige verso “Brasile” con fare minaccioso, fermandosi a pochi centimetri dal suo viso. “ Fascio di m…, falli vedere a me i film . Queste sono minacce. Vergognati! Minacciare una donna”. In realtà, non c’era nessuna minaccia. Il fatto è che a Vauro serviva un pretesto per la sua entrata in scena. Tocca al padrone di casa, Del Debbio, intervenire per placare gli animi e riportare l’ordine in studio: il conduttore ha riportato infatti Vauro al suo posto, chiedendogli di lasciare che fosse la Fagnani a proseguire il confronto. Giusto l’intervento del conduttore. Ma Del Debbio ci poteva risparmiare una simile scena. Evitando di fare certi inviti. Va bene la rincorsa spasmodica dell’audience. Ma c’è un limite a tutto. Anche perché simili teatrini sono diventati stucchevoli.
Comunque “Brasile” è un trapper molto seguito e non arriva dalle borgate ma dal quartiere africano