Ex Ilva, alla Fondazione An si presenta il romanzo di Mellone “Fino alla fine”

19 Nov 2019 14:29 - di Viola Longo
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Parlare di ex Ilva fuori dalla propaganda, dalle imbarazzanti dirette Facebook, dalla cronaca convulsa che da politica si è fatta giudiziaria. Farlo tenendo insieme i fili di una vicenda che si è abbattuta sul nostro Paese come una scure, con una accelerazione improvvisa ma con una traiettoria prevedibilissima. Così prevedibile che c’è chi l’ha immaginata da tempo e ne ha fatto l’asse portante di un romanzo nato distopico e finito in strettissima attualità. Domani, mercoledì 20 novembre, alle 17.30, presso la sala conferenze della Fondazione An, in via della Scrofa 43, a Roma, sarà presentato Fino alla fine, il romanzo profetico di Angelo Mellone sulle acciaierie di Taranto.

La presentazione di “Fino alla fine” alla Fondazione An

Con l’autore interverranno il direttore del Secolo d’Italia Francesco Storace, il direttore dell’Agi Mario Sechi e i giornalisti Laura Tecce e Paolo Corsini, presidente dell’associazione Lettera22, che organizza l’evento in collaborazione con la Fondazione An. Il racconto di Mellone intreccia le vicende dei tre protagonisti con il destino degli impianti che incombono e insieme sovraintendono alla vita della città e dei suoi abitanti, incidendo però su tutto il Mezzogiorno e, in fin dei conti, su tutto il Paese. Ne esce il “Romanzo di una catastrofe”, come recita il sottotitolo, che – ha avuto modo di spiegare lo stesso autore – è “un crocevia”. Perché quella vicenda industriale, sociale, collettiva rappresenta un “punto di non ritorno”, un “episodio chiave per il suicidio assistito del Mezzogiorno italiano“.

La critica di Mellone al “presentismo”

Molto, in questi giorni, Mellone ha avuto modo di parlare del suo romanzo e di ciò che l’ha ispirato.

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