Emergenza rifiuti a Roma, i dirigenti Ama denunciati dai carabinieri: «Raccolta inadeguata»

5 Nov 2019 16:30 - di Redazione
ama

Un nuovo terremoto investe Ama. I carabinieri del Noe ne hanno denunciato i dirigenti “a seguito della carente attività di raccolta” dei rifiuti nello scorso mese di giugno. A darne notizia è la stessa Arma, con un comunicato in cui spiega che “a seguito delle difficoltà mostrate da Ama S.p.A. nella raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale nello scorso mese di giugno, i militari del Nucleo operativo ecologico hanno avviato una mirata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzata a verificare le cause di tali disservizi“.

Nelle vie di Roma “stoccaggio non autorizzato di rifiuti”

“In particolare – prosegue la nota – i militari hanno condotto un’attività di osservazione minuziosa in alcuni Municipi della città, allo scopo di verificare la sussistenza di reati ambientali in relazione all’ammasso dei rifiuti, continuativo e sistematico, generatosi nelle aree dedicate al conferimento degli stessi da parte dell’utenza”. Per gli investigatori è stato commesso il reato di “stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all’interno ed in prossimità dei cassonetti stradali”. Reato dovuto alla “inadeguata attività di raccolta e avvio a recupero/smaltimento degli stessi rifiuti, ivi conferiti dai cittadini”. Una circostanza che si sarebbe verificata “in disapplicazione delle clausole del nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Ama S.p.a. per gli anni 2019/2021”.

Quel Cda Ama durato appena 100 giorni

A seguito delle verifiche svolte, “i militari hanno deferito all’Autorità giudiziaria competente i dirigenti di Ama S.p.A. in carica all’epoca dei fatti, delegati quali responsabili per l’attività di raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale”. Proprio giugno è stato un mese cruciale per Ama. Allora, infatti, si è insediato l’ennesimo nuovo Cda voluto dalla giunta Raggi. Avrebbe dovuto risollevare le sorti della municipalizzata, invece si rivelò l’ennesimo disastro firmato dalla prima cittadina grillina: i nuovi vertici dell’azienda stentarono a prendere servizio perché preoccupati dai contia fine settembre hanno consegnato in blocco le dimissioni. In appena 100 giorni si era generato uno scontro senza precedenti con il Campidoglio, che si rifiutava di sottoscrivere il bilancio.

Le responsabilità politiche del Campidoglio

Politicamente è stato uno degli incidenti più gravi per la giunta Raggi, che pure in questi tre anni è stata parecchio incidentata. Ora questo nuovo capitolo, che promette di portare la dirigenza Ama nelle aule giudiziarie. E rispetto al quale nessuna capriola narrativa potrà nascondere le responsabilità politiche che stanno a monte della ormai cronica emergenza rifiuti nella Capitale.

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