DiMartedì, Vittorio Sgarbi a Floris: «Ho sostituito “st****o” con capra. E ti dico perché» (video)

6 Nov 2019 12:48 - di Renato Fratello
pinguini

“Capra, capra, capra”. Vittorio Sgarbi a DiMartedì, in collegamento con Giovanni Floris, stupisce pubblico in studio e telespettatori. Svela un retroscena sul suo tormentone più famoso. E cioè quel “capra! capra! capra!” diventato famosissimo . Un tormentone che è stato ripetuto a raffica nelle sue ospitate nei salotti tv e nei suoi video su Facebook. Nel tempo, la capra è diventata, infatti, una vera e propria icona per lo stesso Sgarbi. Spesso sui social ha pubblicato diverse foto che lo ritraevano in compagnia di capre. «Sapete perché ho sostituito str***o con capra? Perché mi sono accorto che dicendo capra a qualcuno non venivo querelato. I ragazzi mi fermano e vogliono sentirsi dire: capra!». Sgarbi a DiMartedì presenta il suo ultimo libro Diario della Capra scritto per gli studenti

Sgarbi: «La parola capra stabilisce una familiarità»

«La capra è una persona che ha bisogno di essere edotta – dice – Quindi non ha un’indicazione negativa, nonostante  si era creato un gruppo che voleva difendere l’onore della capra. La parola capra stabilisce una familiarità tra il mondo dei giovani e quelli che hanno la mia età. Nasce tutto una memoria dell’infanzia, mio zio diceva “capra” perché la capra è ignorante». E poi ironico spiega anche su Twitter: «La capra va in gregge ma è anche molto intuitiva, quindi non è un insulto. Diventa qualcosa con cui viene riconosciuto, come quando ti intitolano una via. Da morto io sarò Vittorio Sgarbi, polemista. Tra parentesi “capra”».

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