Delirio Anpi: «Salvini non metta piede in Romagna». La risposa beffarda di Matteo
L’Anpi è nel delirio. I partigiani si sono messi in testa di vietare a Salvini l’ingresso in Romagna. Roba da matti. Il leader della Lega ha in programma una visita domenica a Sant’Arcangelo, per la fiera. L’Anpi lancia, come al solito, l’allarme antifascista. La presidente della sezione di Rimini Giusi Del Vecchio, ha chiesto di vietare a Salvini la piazza per la festa di San Martino. Risibile la motivazione. “L’annuncio di Salvini, di volere attraversare la piazza nel momento clou della festa assieme alla candidata alla presidenza alla regione un po’ ci inquieta, non fosse altro per la confusione di quei giorni poco compatibile con la passeggiata di personalità che girano con la scorta e per le inevitabili resse di ammiratori e non che si potrebbero creare” . La “compagna” partigiana vuole fare anche la spiritosa. Ma la paura di perdere la Regione fa eviodentmente novanta. E le studiano tutte.
E ancora, l’esponente dell’Anpi ha aggiunto: “Come associazione nazionale partigiani d’Italia vorremmo fare un appello al suo senso di sicurezza che tanto ha infuso nelle nostre menti in questo periodo – ha picchiato duro -: com’è possibile conciliare la calca delle persone che transitano sotto le corna dell’Arco clementino con la passeggiata di un onorevole scortato dalla polizia, che scatena vortici di folla al suo passaggio? Non sarebbe più utile che il momento di passerella politica si svolgesse in un clima di maggiore sicurezza per Lei e per chi La circonda?”. Un discreto delirio, tutto ideologico: Salvini non dovrebbe andare alla sagra perché, nei fatti, pericoloso.
Salvini se la ride. E strettissimo giro di posta, ecco arrivare la sua beffarda replica : “Domenica sarò in Romagna, ho visto che l’Anpi non gradisce la mia presenza. Ma siamo in democrazia. E quindi se Salvini ritiene andare alla fiera di San Martino a Santarcangelo di Romagna è suo diritto, come qualsiasi altro cittadino, se siamo in democrazia”. Un lezione di democrazia alle vestali dell’antifascismo.
Questi dell’anpi sono proprio comunisti e razzisti. Chi si può permettere in un Paese libero come l’Italia, di dire di non entrare in una regione, un esponente politico di qualsiasi partito esso sia.
Questi sono veramente fuori di testa
Presto il delirio di cui soffre la gente dell’anpi sparira’ con una buona dose di DEMOCRAZIA che loro purtroppo non hanno e non usano. Una dose massiccia giornaliera li curera’ definitivamente.
La Segre è stata fatta senatore a vita
(e questo mi sta sulle palle da tempo
perché non capisco perché si debbano fare dei senatori a vita, come il bocchiniano), inoltre prende un bel
stipendione…tanto paghiamo noi).
Io credo che sia una medaglia al valore che lo stipendione avrebbero dovuto darglieli i tedeschi: sono stati i loro padri
a fare quelle cose orrende e loro dovrebbero risponderne….col c…..!!!
Questi comunisti sono anche dei cerebrolesi. Non dimentichiamo di toglier loro i finanziamenti che ogni anno ricevono come premio, temo, degli assassini materiali e morali avvenuti sin qui.
dite alla sig.ra del vecchio che lei puo’ passare tranquillamente sotto le corna dell’arco a santarcangelo …..rischia solo che le corna appese sotto l’ arco le cadano in testa……
Anpi è un gruppo di vecchi rincoglioniti che ancora pensano di stare in guerra, sono come quel giapponese che stava su un’isola e combatteva da solo contro gli americani a guerra terminata 20 anni prima, poi parlando della SEGRE, è 2 anni che mattarella l’ha fatta senatrice a vita e, adesso stanno nascendo tutte queste polemiche, con o contro di lei, ma perché mattarella l’ha fatta senatrice a vita x creare queste polemiche, ma 95anni fa la SEGRE dove stava e, che ci sta a fare al senato a quasi 100anni, mattarella doveva fare un senatore a vita ad uno + giovane della SEGRE, bohh, misteri del cervello umano rincretinito. PRIMA GLI ITALIANI VERACI poi anche gli italiani rincretiniti.Basta che questi hanno un po’ di potere in mano che si credono dei GESU’ CRISTI. Cambiare le regole dei senatori a vita eletti dal PdR.