Dal “Congiuntivo” di Sanremo all’ode a Palazzo Vecchio. In uscita il nuovo brano di Lorenzo Baglioni

22 Nov 2019 16:45 - di Elsa Corsini
lorenzo baglioni

Dopo il Congiuntivo del Festival di Sanremo è la volta della città di Dante. Lorenzo Baglioni non smentisce la sua vena ironico-educativa di grande presa tra i giovani. “Tutto Palazzo Vecchio in una Canzone” è il nuovo brano del cantautore fiorentino.

In uscita l’ultimo lavoro di Lorenzo Baglioni

Il pezzo sarà presentato in anteprima insieme al video il 28 novembre, ovviamente nella Sala d’Arme dello storico palazzo del Municipio. Baglioni canta la sua città per svelare la storia di un vero e proprio scrigno di bellezza universale.

Imponente, maestoso, tanto austero quanto ricco di tesori, capace di stupire i visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Bandiera e motivo d’orgoglio per i fiorentini. Ma chi può dire di conoscerne veramente la storia? Così entra in gioco il cantane-prof, campione nell’attraversare con la leggerezza della musica i più disparati temi culturali.  Dopo la divertente lezione canora sul congiuntivo, diventato un alieno, Baglioni si è cimentato con canzoni ironiche sul teorema di Pitagora, le leggi della fisica, la Maturità, il funzionamento delle istituzioni europee.

Dopo il Congiuntivo arriva Palazzo Vecchio

«Dopo qualche anno torno a parlare della mia città, grazie ad un progetto davvero stimolante», racconta il geniale cantautore. Che dalla sua pagina Facebook mantiene la suspense sulla nuova creatura. Con un rincorsa di post e video con Firenze protagonista.

Il rock n’roll e lo swing accompagnano i visitatori alla scoperta delle grandi battaglie dipinte nel Salone dei Cinquecento per volere di Cosimo I, mentre alla Sala di Leone X, il “Papa Medici”, sono dedicati dei canti gregoriani (tutt’altro che solenni). Ironia ed emozioni che culminano nella salita della Torre di Arnolfo, dove il video e la canzone terminano “con vista”’ sui  meravigliosi tetti di Firenze. La bellezza non è naftalina, l’arte non è museo. Ma un’eredità culturale da conoscere, scoprire e vivere. Perché il passato sia vero maestro e non solo un’eco lontana.

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