Conte evoca il complotto dei poteri occulti: “In azione le forze disgregatrici”
Non li chiama poteri occulti. Non ancora. Ma definisce i movimenti che agiscono contro il suo governo “forze disgregatrici”. Il premier Giuseppe Conte, intervenendo alle celebrazioni dei 170 anni di Cassa Depositi e Prestiti, fa il vago. Il misterioso. Lancia segnale a presunti “rematori contro”. Che forse, ma non lo dirà mai, lui identifica solo con gli italiani che non lo amano. “Ritengo sia giunto il momento di agire insieme, cercando di contrastare le forze disgregatrici, allo scopo di unire quanto più possibile il Paese a livello sociale, territoriale, economico, restituendo fiducia ai cittadini e alle imprese”.
Il presidente del Consiglio, al momento, ha escluso un intervento della CdP per andare in soccorso dell’Ilva:
“Il governo non intende guardare a Cassa Depositi e Prestiti come ad uno strumento per risolvere questioni meramente contingenti, di breve periodo. Vogliamo al contrario adottare, con il contributo di Cassa, una prospettiva di ampio respiro. Per progettare l’Italia di domani, identificando le direttrici di sviluppo sulle quali poter costruire nuova occupazione, implementare nuove idee per aziende tecnologiche e digitali”.
Le lodi di Conte a Cassa Depositi e Prestiti
“E’ il miglior esempio dell’Italia che investe su se stessa”. La sua storia “è legata a doppio filo fin dalla formazione del Regno alla storia economica, sociale e politica del Paese. Ha attraversato tutte le stagioni della nostra storia, senza mai interrompere la propria attività, dimostrando una fedeltà alla causa nazionale meritevole della più alta
considerazione, del massimo riconoscimento”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo alle celebrazioni dei 170 anni di Cassa Depositi e Prestiti.”Anche oggi -ha aggiunto il premier- la sua particolare vocazione nazionale riconosciuta da tutti ne rappresenta un prezioso patrimonio da tutelare e valorizzare”.