Concerto per Bologna. Quarant’anni dopo è ora della verità su quella strage alla stazione

23 Nov 2019 16:20 - di Alberto Mariani

Parlateci di Bologna, 40 anni di menzogne.
Questo lo striscione sul palco dell’Auditorium due pini a Roma.


Una serata di Musica&Parole&Immagini, così ha introdotto il conduttore della serata Ferdinando Parisella.
Oltre quattrocento presenti, finalmente riuniti, una comunità intera e senza distinzioni varie, che ha contribuito a rendere davvero unico l’evento. Servito anche a raccogliere fondi per la difesa nel processo in corso a Bologna contro Gilberto Cavallini.

Come nacquero i campi Hobbit

Le immagini…
Cavallini che ringrazia i presenti...poi gli anni 70 fino alla strage…tutto in sette minuti…
Le parole…
Parisella che “ricorda la voglia di vivere di quei giovani, sempre messi alla prova in una sorta di guerra civile che non volevano, ma che hanno dovuto affrontare… Nonostante ciò, quella gioventù ha cercato di uscire dall’angolo, attraverso, oltre a colla e manifesti, case editrici, in sala Enzo Cipriano, circoli culturali, iniziative comunitarie, nacquero così i Campi Hobbit…giovani, solo giovani… Se solo si sfoglia la ristampa completa della Voce della Fogna, stampato e diffuso in quegli anni, si ha una immagine plastica di quanto vi sto raccontando, letture, musica, sport, viaggi e passioni…oggi tanti di questi giovani di allora, sono ancora qui a lottare contro “il mostro” che li vuole in condanna perenne”..

Bologna e la persecuzione di Signorelli

Luca Signorelli, che rappresenta una delle famiglie più torturate dell’epoca. Che ancora oggi viene perseguitata per aver avuto un Padre, Paolo Signorelli che non si è mai piegato, che ha subito una carcerazione preventiva di oltre 10 anni, record assoluto…e a causa di questa ci ha lasciato troppo presto tempo fa. E ora, testimonia Luca, si accaniscono con sua Madre di 85 anni…”e poi a chi toccherà?” Gli dice Claudia, sua Madre .
Germana De Angelis, lei i suoi fratelli, suo marito, basta la sua presenza, senza bisogno di altro…
L’avvocato Valerio Cutonilli ha messo in luce una serie di distorsioni: “Travestimento da tirolese con patente di guida del Salento in tasca. Tumore a scomparsa per errore medico. Timer chimico. Disintegrazione di cadavere. Secrezione paradossa. Depezzamento totale di cadavere e smarrimento nelle altre bare per errore di catologazione.
Concludo, Vi ostinate a moltiplicarci”.
La deputata Paola Frassinetti e la senatrice Isabella Rauti (nella foto sopra il titolo con Parisella), nei rispettivi emicicli, hanno avuto il coraggio di proporre iniziative, compresa una commistione d’inchiesta parlamentare, per la verità su Bologna…
Musica…Francesco Mancinelli, Gabriele Marconi, Delenda Carthago, La Vecchia Sezione, Alessandro Guiducci, Zanni&Ferrara, Mario degli Hobbit…
A Bologna nessuno di noi c’era…a quando la verità?”

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