Campidoglio, impazza il toto candidati. Rampelli frena e avverte: “A Roma il primo partito è FdI”

30 Nov 2019 15:03 - di Sveva Ferri
roma

Da calendario manca ancora un anno e mezzo. Ma il toto nomi per il futuro sindaco di Roma tiene già banco, complici la salute precaria della giunta Raggi e le dinamiche dello scenario nazionale, che inevitabilmente si ripercuotono sulla Capitale. Per ora tutti gli interessati, diretti e non, dribblano la domanda, che però resta sempre all’ordine del giorno.

Calenda ammette la forza del centrodestra a Roma

Nel centrosinistra si fa largo il nome di Carlo Calenda, che smentisce. “Sindaco di Roma? No, io sto facendo un lavoro differente“, ha detto il leader di Azione a margine di un’iniziativa del suo partito proprio nella Capitale. Calenda comunque non si è sottratto all’argomento e, pur negando un suo coinvolgimento diretto, ha usato parole da piena campagna elettorale: “I problemi di Roma nascono da governo che non li sa affrontare e un sindaco incapace. Quindi – ha detto – serve una grande forza che rompa questa maledizione, che ci costringe a scegliere tra M5S e Lega altrimenti non si salverà il governo e non si salverà Roma”.

Salvini: “Prima il progetto, poi i nomi”

Dunque, anche dalle parole di Calenda emerge la forza con cui il centrodestra si affaccia al prossimo voto per il Campidoglio, che, sempre oggi, è stato oggetto anche di una domanda a Matteo Salvini. “Stiamo lavorando alla squadra e al progetto per rendere ancora più bella Milano e per tornare a rendere bella e sicura anche Roma. Però i nomi arrivano alla fine“, ha risposto il leader della Lega. “Prima – ha chiarito – ci sono squadra, progetto e idea di città”.

Riflettori accesi su FdI

E nella Capitale è inevitabile che i riflettori si accendano soprattutto su Fratelli d’Italia, il cui radicamento non ha pari tra gli alleati.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Cecconi 30 Novembre 2019

    Per me Rampelli è il candidato giusto a ricoprire la carica di Sindaco di Roma. Ha tutte le caratteristiche, anche culturali – se non ricordo male è architetto -, per dimostrare al mondo intero come si amministra la nostra Capitale per farla diventare di nuovo Caput Mundi.

    Sono anche certo che lui abbia anche una grande visione di ciò che dovrebbe rappresentare Roma che ha urgente bisogno di queste personalità e non di pastori e/o pastorelli.