Bagno di folla per Salvini a Bologna: “In Emilia-Romagna di rosso resterà soltanto il Lambrusco….”

14 Nov 2019 18:59 - di Domenico Bruni
Salvini

Centinaia di persone in attesa di Matteo Salvini davanti al Paladozza a Bologna. Tra i presenti anche chi mostra un cartello con scritto “in Emilia di rosso resterà solo il Lambrusco”. Salvini è arrivato insieme con lacandidata a governatoredell’Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni. Illeaderdella Lega è riuscito ad arrivare con difficoltà dentro il centro convegni, acclamato d amoltissime persone. “Sarà una serata che porterà qualche preoccupazione in casa dei Zingaretti, dei Conte, dei Renzi, dei Di Maio, dei Bonaccini”. Lo assicura Matteo Salvini, parlando in una anteprima Facebook, della kermesse prevista in serata, al Paladozza.

Salvini: fuori i simpaticoni dei centri sociali

“Ci saranno fuori i simpaticoni dei centri sociali, a distanza, che danno una nota di rosso”. Matteo Salvini, in una anteprima facebook del suo comizio di questa sera, si riferisce così ai cortei previsti per protestare contro la kermesse della Lega, prevista in serata al Paladozza. “Al governo hanno fatto pure una cosa buona, bravi, bene, hanno raddoppiato la tassa per la cittadinanza italiana, magari non e ne sono accorti e se lo dico magari ci ripensano”. Così Matteo Salvini, parlando in diretta Facebook, dal Paladozza.

Il Pd diviso anche sulle contestazioni

“Mi auguro che il corteo dei centri sociali non sfoci in proteste che non siano civili perché da un lato sarebbe un regalo a Salvini e poi, al di là di Salvini, che non mi interessa, ho sempre pensato che, in democrazia, si possa protestare anche duramente ma sempre mantenendo la civiltà dei comportamenti e dei toni e il rispetto degli avversari”. È il messaggio che manda ai centri sociali che oggi manifestano contro la Lega in occasione dell’evento elettorale al Paladozza, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Bonaccini non sarà in piazza Maggiore all’altra manifestazione e flash mob di protesta “6.000 sardine contro Salvini” a cui parteciperanno diversi esponenti del Pd emiliani come Andrea De Maria e Luca Rizzo Nervo. “Apprezzo la civiltà, l’educazione e la modalità con cui una protesta può essere espressa”, dice Bonaccini.

 

Commenti

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  • maurizio pinna 15 Novembre 2019

    La Storia spesso non è maestra di vita perché viene insegnata svogliatamente, e annoia, oppure viene mistificata, e allora indigna. Inoltre, è evidente che la Storia dovrebbero farla le Persone che la vivono e mai imposta a viva forza dai burocrati o dai regimi che imperano. Detto ciò, il 26 gennaio venturo il Popolo di Emilia Romagna sarà chiamato ad scelta che potrebbe fare la Storia: da una parte il vecchio mucchio selvaggio, i compagni che ancora passano sotto silenzio la “caduta del muro” e parlano di un fascismo come se le Norme Transitorie della Costituzione non esistessero, per cui, addirittura ,secondo un noto pasdaran sinistro non bastano ancora, per cui invoca una sorta di fatwa contro la destra e una Commissione per la caccia alle streghe. Una sinistra che tramontate le fabbriche di una volta, si aggrappa disperatamente alla vecchia ideologia, alle maestrine dalla penna rossa e ai gazzettieri falsi e bugiardi, incapace di progettare una benchè minima legge che non sia iniqua, vessatoria e inconcludente e cerca conforto nei sognatori dell’ Arcadia Felix e nei distruttori di piazza, ultimi compagni di merende.