Alto Adige, la protesta dei medici italiani: qui la sanità non può parlare solo in tedesco
I medici dell’Alto-Adige potranno parlare solo tedesco. Lo prevede l’articolo 4 della legge provinciale n.10 del 17 ottobre 2019. L’articolo 4, dedicato agli Ordini e Collegi, autorizza infatti i medici che conoscano solo il tedesco a esercitare nella Provincia autonoma di Bolzano.
La federazione nazionale dei medici protesta e chiede al governo di valutare la legge per una eventuale impugnazione. La legge contestata bypassa infatti la normativa nazionale.
Alto Adige, la protesta della federazione dei medici italiani
“Di fatto i requisiti e i titoli per praticare la professione medica in Italia sarebbero elusi dalla semplice Legge provinciale. Introducendo una misura che attua la separazione normativa dell’Alto Adige dal sistema nazionale”, argomenta il presidente di Fnomceo Filippo Anelli. La parificazione fra le lingue italiana e tedesca, dettata dall’articolo 99 dello Statuto di Autonomia, verrebbe riconosciuta, ma ignorando che – ai sensi del medesimo Statuto – è l’italiano la lingua ufficiale dello Stato. Dunque l’italiano deve essere conosciuto ai fini dell’esercizio della professione.
Con la legge “la parificazione del tedesco all’italiano per l’iscrizione agli Albi professionali consentirebbe ai medici austriaci di esercitare nella provincia di Bolzano senza che abbiano conoscenza della lingua italiana”.
In una lettera al ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e a quello della Salute, Roberto Speranza, la Federazione dei medici scrive “di valutare l’opportunità di porre in essere tutte le necessarie iniziative di competenza, affinché attraverso l’impugnazione sia soppressa quella parte della legge in cui si fa riferimento alla possibilità, per medici e altri iscritti ad Ordini e Collegi professionali senza alcuna conoscenza di lingua italiana, di esercitare in Alto Adige, creando una sorta di extraterritorialità dell’Alto Adige rispetto al resto del territorio nazionale”.
Roba da matti! Non esiste al mondo un solo paese, in cui una minoranza linguistica abbia tanti diritti come i tognini, e da nessuna parte parla solo la lingua madre, disconoscendo quella ufficiale. Che chiedano, questi figli di buonen donnen, come è andata ai tedescofoni in Yugoslavia, in Cecoslovacchia, in Romania, in Polonia etc., altro che bilinguismo, li ammazzavano o, nel migliore dei casi, li cacciavano a pedate! Abbiamo fatto le solite cose “all’italiana”, purtroppo!
ALTO ADIGE E’ ITALIA QUINDI P……………..IN OPERA E MANDIAMO IN AUSTRIA CHI NON CI STA’.