“L’Alto Adige è Italia”. Sit in di FdI sotto la sede della provincia di Bolzano a Roma
L’Alto Adige è Italia. Fratelli d’Italia fa sentire la sua voce in piazza contro «l’improvvida» decisione della Provincia autonoma di Bolzano di eliminare la parola “Alto Adige” e “altoatesini” nei documenti ufficiali. Uno schiaffo alla storia. L’ennesimo attacco della Svp e dei secessionisti sudtirolesi all’italianità dell’Alto Adige.
L’Alto Adige è Italia: sit in di Fratelli d’Italia
Il presidio, promosso dal capogruppo capitolino Andrea De Priamo e dal consigliere del I municipio Stefano Tozzi, si è svolto sotto la sede di rappresentanza della Provincia di Bolzano di Roma. Il flashmob ha visto la partecipazione di tanti i deputati, consiglieri comunali e municipali di Fratelli d’Italia. Uniti per affermare anche dalla Capitale d’Italia «l’intangibilità dei confini. Ma soprattutto della storia e della lingua italiana in Alto Adige».
Uno schiaffo alla storia e alla Costituzione
«Abbiamo voluto affermare che l’Alto Adige è Italia. Rispettiamo tutti ma non accettiamo che l’Italia e gli italiani siano umiliati. Sempre Eterno Amore alla nostra Patria». Il partito di Giorgia Meloni non accetta le ripetute provocazioni tedesche sull’Alto Adige. Oggi è nel mirino la decisione del Consiglio provinciale di Bolzano di cancellare l’espressione “altoatesino” e “Alto Adige” nel testo della legge sugli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Nella versione tedesca, invece, resta viva la denominazione SudTirol.
Un cambiamento linguistico, in una legge a carattere europeo, che ha scatenato una tempesta di critiche. Fabio Rampelli è stato tra i primi a sollecitare l’intervento del governo italiano. «L’esecutivo impugni l’abolizione delle denominazioni Alto Adige e altoatesini decisa dalla provincia autonoma di Bolzano. E riveda immediatamente il suo Statuto. Basta pagare miliardi per la ricchezza di gente che ci insulta e discrimina».
basta andare in ferie in Alto Adige a portare soldi a che ci insulta e ci disprezza…..