Alemanno raduna 48 autori per un’idea: martedì a Roma si presenta “l’enciclopedia del sovranismo”
Moltissimi lo riconoscono come faro, alcuni lo disprezzano, altri lo banalizzano. Certo è che tutti, ormai da qualche anno, ne parlano. Ma cos’è davvero il sovranismo? E come si declina in una politica seria, concreta, strutturata, che sappia andare al di là degli slogan e della propaganda favorevole o avversa? A rispondere a queste domande arriva ora il volume Sovranismo. Le radici e il progetto, che mette insieme i contributi di 48 autori per dare vita a quella che può essere definita una “enciclopedia” del sovranismo.
La presentazione dell’«Enciclopedia del sovranismo»
Il libro, curato da Gianni Alemanno, sarà presentato martedì 26 novembre, alle 17, presso la Sala conferenze di Palazzo Wedekind, in Piazza Colonna 366, a Roma. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Pietro De Leo, parteciperanno Andrea De Priamo di FdI, Claudio Barbaro della Lega, il filosofo Diego Fusaro, il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara, il professor Marco Gervasoni e il presidente del Movimento nazionale per la Sovranità Roberto Menia. I lavori saranno introdotti dal segretario del Mns, Marco Cerreto, e dall’editore Francesco Giubilei, mentre le conclusioni sono affidate ad Alemanno.
Un libro che colma un vuoto
“Un sovranismo senza avventure e senza demagogia, come unica strada per salvare l’Italia”, spiega Alemanno nell’introduzione del libro, che nasce da una sua intuizione e che colma un vuoto. Benché il sovranismo sia uno dei grandi attori e protagonisti politici del nostro tempo, infatti, nessuno finora si era preso la briga di approntare un lavoro così articolato e corale per chiarirne, e in qualche modo strutturarne, contorni, principi, obiettivi. Non a caso, la Treccani accredita ancora il termine come “neologismo”.
Dal filosofo al maestro zen: 48 firme per un’idea
”Questo libro dispone al tempo stesso alla riflessione e all’azione, offre letture problematiche ma propone anche delle soluzioni che potrebbero essere percorse in diversi campi…”, si legge nella prefazione firmata da Gervasoni. La caratteristica di questo volume, ha sottolineato ancora il professore, è che è scritto da 48 autori, che comprendono nomi di diversa provenienza come Fusaro, Buttafuoco, Fara e Rinaldi. Poi ci sono l’ex ministro e giornalista del Secolo d’Italia, Mario Landolfi e il saggista Aldo Di Lello, anch’egli collega del Secolo. Fra i contributi ce n’è perfino uno di un maestro zen, che parla dei rapporti tra Oriente e Occidente. Dunque, una vera e propria ”enciclopedia del sovranismo” che prova a declinare questa idea in relazioni che affrontano altrettanti settori della vita politica e culturale.
Signora Longo,
trovo lodevole e molto costruttiva questa iniziativa di Alemanno. Senza cultura, in special modo in questi periodi di transizione e di radicali cambiamenti e stravolgimenti, non si può andare da nessuna parte. La sinistra come i qualunquisti che ne sono addirittura la caricatura, si può sconfiggere per sempre solo attraverso iniziative del genere. Iniziative che dovrebbero essere accompagnate da questa testata per farla diventare un riferimento culturale e di pungolo di una Destra moderna e aperta ai cambiamenti che la storia inevitabilmente ci impone.
Mondo di mezzo, Gianni Alemanno condannato a sei anni di carcere per corruzione e finanziamento illecito.
Sarebbe meglio che stesse muto.
Ha pieno diritto di parlare, invece. Vergognati tu, intollerante