Turismo, Centinaio: Franceschini coi suoi capricci lo fa diventare appendice del Mibac
L’ex ministro Centinaio contro Dario Franceschini: “Il turismo viene riportato dalle politiche agricole ai beni culturali. Un provvedimento che evidenzia tutti i limiti di questa operazione. Una misura che fa tornare tutto (come nel gioco dell’oca) al suo posto per accontentare il capriccioso Franceschini”.
Centinaio si riferisce alla scelta voluta dal Pd di far rientrare il turismo nell’ambito del Mibac.
Una mossa che rischia di congelare importati provvedimenti durante il trasferimento delle competenze che farà perdere mesi preziosi.
L’ex ministro della Lega sostiene che con questo accorpamento il lavoro fatto in precedenza si perderà danneggiando un settore trainante del nostro Paese.
Centinaio intervistato all’uscita dai lavori della Commissione agricoltura aggiunge: “Il turismo perde nuovamente l’importanza che gli avevamo dato tornando ad essere una direzione generale (da noi aveva assunto il ruolo di Dipartimento)”.
Turismo piccola appendice dei beni culturali
Il settore turistico torna ad essere una piccola appendice dei beni culturali, afferma ancora, spesso malsopportato in un Ministero dedicato più alla conservazione del patrimonio culturale piuttosto che alla valorizzazione.
“Il turismo – conclude Centinaio – in un momento così importante, rischia di perdere tempo e risorse a causa dei capricci del buon Dario geloso di riavere un settore dove: A) non ci capisce nulla B ) non gli interessa nulla. Siamo molto preoccupati per questa decisione e come noi buona parte del settore. Avete sentito qualche responsabile di categoria del turismo applaudire questa decisione scellerata? Tutti scettici e preoccupati. È tornato Dario…”.
Franceschini dal 22 febbraio 2014 al 1º giugno 2018 è stato Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Aveva ricoperto questo incarico prima nel governo Renzi e poi riconfermato in carica nel governo Gentiloni.