Tunisino tenta di sgozzare la compagna, 11 anni fa uccise la fidanzata. Era in permesso di lavoro

19 Ott 2019 13:45 - di Redazione
poliziotti

Tenta di sgozzare la fidanzata, “colpevole” di volerlo lasciare perché aveva scoperto il suo passato di assassino. Lui è un tunisino 36enne, Mohamed Safi. Era detenuto nel carcere delle Vallette di Torino per aver ucciso nel 2008 con due coltellate una ragazza 21enne. Alessandra Mainolfi, all’epoca sua fidanzata. L’uomo tenta di sgozzare la fidanzata perché può usufruire  del permesso di assentarsi dal carcere per motivi di lavoro. Il tunisino, che per l’omicidio era stato condannato a 12 anni,  poteva uscire dalla prigione perché faceva il cameriere in un bistrot. Poteva agire indisturbato fino alle due del mattino. E in una pausa di detenzione ha quasi ucciso la sua nuova compagna.

Tenta di sgozzare la fidanzata. La donna è grave

La donna, sfregiata, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Santa Maria. La vittima, torinese (44 anni), aveva scoperto le cause della detenzione del fidanzato. E gli aveva annunciato di voler interrompere la relazione. Intorno all’una del mattino, dopo una lunga una lite, il tunisino ha aggredito la compagna di schiena. L’ha colpita più volte con una bottiglia di vetro sfregiandole il volto. La vittima dovrà essere sottoposta a un intervento di ricostruzione maxillofacciale. L’uomo ha cercato di scappare, ma è stato fermato dalla polizia, che aveva circondato la zona.

Ora l’uomo è piantonato in ospedale con l’accusa di tentato omicidio. A raccontare l’accaduto ai poliziotti e denunciare il compagno è stata la stessa donna, malgrado le gravi ferite. A salvarle la vita – ha riferito – è stata la grande sciarpa che indossava.

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