Tunisino ruba la pistola a vigilessa. Sfiorata di nuovo la tragedia di Trieste

10 Ott 2019 13:37 - di Redazione

Tunisino sottrae con la forza a una vigilessa la cintura contenente l’arma di servizio ma viene bloccato. Ennesimo episodio di violenza da parte un immigrato. Chissà se il tunisino proviene dall’hotspot di Lampedusa. Ma ecco l’ennesima storia di immigrati che mettono in pericolo gli italiani. Il gravissimo fatto è accaduto ieri a Castelvetrano (in provincia di Trapani) dove per una volta è finito in manette un cittadino tunisino. A quanto si è appreso dalla stampa locale, la Polizia municipale di Castelvetrano era intervenuta in un’area di sosta di un supermercato. Qui a quanto raccontano i testimoni, alcune persone che stavano facendo la spesa nel supermercato avevano notato il tunisino mentre forzava la portiera di una macchina posteggiata. Non è chiaro se volesse rubare la vettura o oggetti all’interno.

Il tunisino stava forzando un’auto ma lo hanno scoperto

Il tunisino ha ingaggiato una rissa con i presenti. Intanto è arrivata la polizia. Tra il cittadino extracomunitario e i cittadini c’è stata una colluttazione quando sono arrivati i due vigili. L’uomo a quel punto, non solo non si è arreso, ma avrebbe tentato di sottrarre la cintura con l’arma alla vigilessa. Secondo alcune testimonianze ci sarebbe pure riuscito. Ma non si è ripetuta la tragedia di Trieste. Ma il collega della vigilessa, con l’aiuto di alcuni cittadini, è riuscito a disarmarlo e a ridurlo all’impotenza. È stato così fermato. Sul posto sono intervenuti, oltre che i vigili urbani, anche pattuglie di carabinieri e polizia di Stato. Ancora non si sa se il tunisino sia clandestino e immigrato regolare. E sempre nel Trapanese, precisamente a Mazara del Vallo, un altro tunisino è incappato nei carabinieri. L’uomoo stava andando a spasso fuori casa dopo che era agli arresti domiciliari. Lo straniero ha resistito ai carabinieri, e così rimedia anche l’accusa oltre che di evasione anche di resistenza a pubblico ufficiale.

Commenti

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  • FAUSTO 11 Ottobre 2019

    Tutti i paesi del Nord Africa svuotano le loro carceri mandando in Italia i delinquenti ed i terroristi. anon sono paesi in guerra; non dovrebbero esserci problemi per la espulsione, altrimenti rivolgiamoci a Macron considerato che la Francia ha rapporti privilegiati con questi paesi. Liberiamoci anche dei delinquenti ,kossovari, macedoni, albanesi e rumeni. Facciamo un po’ di pulizia anche di cinesi.

  • fabio dominicini 11 Ottobre 2019

    A prescindere dal fatto di cronaca , ma che cavolo fanno gli immigrati clandestini tunisini in Italia !?
    In Tunisia non c’è nessuna guerra ! Chi approda illegalmente non deve essere neppure registrato, deve essere rispedito immediatamente da dove è venuto ! E mi sembra che esista anche un accordo bilaterale fra Italia e Tunisia.
    Governanti svegliatevi !!!

  • mariella albertoni 11 Ottobre 2019

    I migranti hanno trovato un nuovo modo per divertirsi e passare il loro inutile tempo

  • Giovanni Marchetta 11 Ottobre 2019

    Di tuto ciò dobbiamo ringraziare la sinistra che ha aperto i porti e i bastardi che sono favorevoli a questa invasione. Questa gente va rispedita nei loro paesi d’origine. Sono troppi adesso e troppo aggressivi. O le forze dell’ordine cambino metodo usando le armi o sarà sempre peggio per loro e di conseguenza per la popolazione.

  • maurizio pinna 10 Ottobre 2019

    Ho sempre trovato disagevole la pistola portata a penzoloni perchè impedisce i movimenti tattici, ma se proprio la si vuole così almeno si fissi la fondina alla gamba e se ci sono difficoltà a come farlo si visiti un comune emporio di accessori armi: c’è solo da scegliere. Capisco che i burocrati diranno “che si è sempre fatto così” e altre sciocchezze ma ne va della vita della gente.