Tesei: «Un’impresa storica. Il voto umbro è lo specchio di quello che gli italiani vogliono»
«È un risultato straordinario, al di là delle aspettative». Sono le prime parole pronunciate dalla neopresidente della regione Umbria Donatella Tesei. È una giornata bellissima, dice di fronte ai giornalisti riuniti al Park Hotel di Perugia all’indomani della vittoria schiacciante del centrodestra. Raggiante dopo una notte definita “magica” nel primo post su Facebook dopo lo spoglio.
Tesei ai giornalisti: «Un’impresa storica. Ora si cambia»
Lo straordinario risultato delle urne – sottolinea con orgoglio la senatrice leghista – scrive una pagina storica. Un’impresa storica che dimostra la volontà netta degli elettori di voltare pagina. «Questa regione ha saputo dimostrare una grande forza e determinazione di credere in un progetto di cambiamento», dice la neogovernatrice. Che ha sbaragliato gli avversari con un solido 57,6 per cento. «Dedico questa vittoria all’Umbria. Ai cittadini che hanno saputo dimostrare di avere una dignità e di saperla difendere», continua sotto lo sguardo soddisfatto di Matteo Salvini.
«Le urne sono lo specchio della volontà degli italiani»
Impossibile negare la portata nazionale dello tsunami umbro. Il voto è uno schiaffo per la maggioranza di governo. È la cartina al tornasole delle speranze degli italiani. «L’Umbria è una regione italiana, al di là di quello che qualcuno ha voluto dire», continua la Tesei. La polemica a distanza è con Conte che, per sminuire la sconfitta annunciata, aveva definito l’Umbria poca cosa. «Ha gli stessi abitanti della provincia di Lecce», aveva detto il premier. «Credo – dice la neogovernatrice – che sia lo specchio di quello che vogliono, e che non vogliono, gli italiani». Il verdetto delle urne è una sonora bocciatura dell’esperimento Pd-5Stelle naufragato nella cabina elettorale. «Questa unione forzata che hanno voluto riproporre al popolo umbro non è stata accettata».
Il governo mantenga gli impegni sulla ricostruzione
Idee chiare sulle prime mosse. La Tesei è pronta a rimboccarsi le maniche dopo la disastrosa amministrazione precedente. Che è naufragata negli scandali. In cima all’agenda la sanità, «dove deve tornare il merito e la qualità dei servizi». «Oggi non è più tempo di chiacchiere. Ci rimbocchiamo le maniche». La Tesei fa capire che sarà con il fiato sul collo del governo Conte perché mantenga gli impegni presi sulla ricotruzione. «Il 30 ottobre per l’anniversario del terremoto andrò a Norcia e in Valnerina», ha detto annunciando «una interlocuzione con il governo. Gli impegni presi dalle istituzioni si rispettano e ricorderemo all’esecutivo gli impegni presi, altrimenti si perde in credibilità».