Terremoto, Marsilio a Roma per incontrare Conte: «Meglio tardi che mai…»

21 Ott 2019 12:13 - di Redazione

Oggi il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è a Palazzo Chigi, insieme con i Presidenti di Regione interessati dal sisma del “Centro Italia”. L’appuntamento serve a discutere con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, del Decreto Legge sul terremoto. «Meglio tardi che mai – ha osservato il Presidente Marsilio -. Prima che il Consiglio dei Ministri approvi questa misura avremo almeno la possibilità di presentare per l’ennesima volta al Governo le proposte che vengono dai territori. Voglio sperare che non sia soltanto un’attenzione formale. Tanto per dire di averci ascoltato all’ultimo minuto prima di approvare il decreto. Spero che il Governo voglia davvero raccogliere le proposte che in diverse occasioni, nel corso di questi anni, i territori hanno portato all’attenzione del Parlamento».

Le critiche di Marsilio al governo

Marsilio, due giorni fa, a Roma, durante la manifestazione del centrodestra, aveva spiegato, in merito ai problemi relativi ai vari decreti sisma, che l’idea di convocare tutti i parlamentari abruzzesi per fare fronte comune fin qui non si è rivelata soddisfacente: «L’ho già fatto, ne sono venuti solo 2 o 3, ecco il loro atteggiamento. Io non ho mai fatto il tifo per qualche sottosegretario in più. Registro solo la bassa considerazione dell’Abruzzo per questo governo di centrosinistra e grillino».

L’attesa infinita di una convocazione

Marsilio nei giorni scorsi aveva attaccato il governo anche per la mancata convocazione: «È dal mese di giugno che abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, un tavolo per scrivere insieme i passaggi normativi. Quelli necessari per ridare impulso alle zone terremotate. Abbiamo invocato il contributo derivante dall’esperienza del territorio per ragionare insieme su norme definitive per la ricostruzione. Da quattro mesi Regioni, Comuni, Province e Anci – sottolinea Marsilio – aspettano di poter fare questo lavoro comune. Per tutta risposta si viene a conoscenza che verrà approvato un Decreto Legge che nessuno ha letto, che nessuno conosce. A cui nessuno ha dato il proprio contributo. Per quanto ogni iniziativa legislativa in favore della ricostruzione post sisma sia sempre benvenuta, non posso che lamentare questo metodo. Un metodo portato avanti dal Governo che, ancora una volta, lascia in un angolo gli attori principali dei territori terremotati».

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