Sforbiciata alle poltrone, c’è chi dice no: i 4 gatti di +Europa pronti a scendere in piazza
Taglio dei parlamentari, c’è chi dice no. Anzi, c’è persino chi è pronto a scendere in piazza a costo di beccarsi un sicuro bagno di… impopolarità. È il caso di Benedetto Della Vedova, lunga militanza radicale interrotta da una parentesi con Fli per poi tornare con Emma Bonino in +Europa. Sigla dignitosa, ma che certamente non garantisce il pienone in piazza. Della Vedova lo sa e perciò cerca altri Don Chisciotte da arruolare nella battaglia. Da qui l’appello a Zingaretti e Renzi: «Si fermino, non votino domani il taglio dei parlamentari così come lo pretende Di Maio».
Appello di Della Vedova (+Europa) a Pd e Renzi
Appello accorato, ma che difficilmente riuscirà a far breccia nei due destinatari. Ma alle battaglie solitarie un radicale come Della Vedova è abituato. Infatti non desiste. Anzi, rilancia sapendo che non tutto l’elettorato di sinistra è felice per una misura che, così come congegnata, puzza di demagogia a cinquestelle da lontano un miglio: «Non si rendano corresponsabili di una scelta antipolitica ed antiparlamentare, che, peraltro – insiste l’esponente di +Europa -, così viene presentata da anni dal M5S. Domani mattina saremo in piazza Montecitorio per dire no a una misura che mutila la Costituzione».
«Il M5S sta mutilando la Costituzione»
Che Della Vedova punti a lanciare un’ora sull’elettorato Pd, disorientato dal nuovo governo e stordito dalla scissione renziana, è quasi scontato. Apposta incalza sulla mancata contestualità tra taglio delle poltrone e resto delle riforme costituzionali. «I correttivi di cui si parla sono impegni scritti sulla sabbia. Pd e Italia Viva abbiano la forza di dire “taglio sì ma non così”». Lo slogan non sarebbe neanche male. Il problema, però, come sempre, è politico: Renzi voterà sì al taglio per blindare la legislatura. Il Pd perché esausto e incapace di appoggiarsi ad un principio. Basti pensare che domani si schiererà a favore dopo esservisi opposto nei tre passaggi precedenti. Più che il taglio dei parlamentari, la morte della coerenza.