Sanità, la maggioranza delle fake news si accanisce contro i vaccini. Troppe le “bufale”
Sanità, i danni delle bufale sono enormi. Una fake news in sanità “fa danni enormi” con “costi sociali ed economici altissimi”. A correre il maggior rischio di “condivisione e percezione di veridicità” sono le bufale sui vaccini. È quanto ha rilevato il progetto di ricerca Impatto delle fake news in ambito sanitario. Presentato oggi a Roma e finanziato dal ministero della Salute. “La disinformazione produce costi sociali ed economici altissimi, servono strumenti per contrastare le fake news e gli effetti distorsivi che generano. L’impatto di una notizia falsa, soprattutto in sanità, lo si paga in vite umane”. Lo ha detto Francesco Saverio Mennini, responsabile della ricerca e direttore Eehta del Ceis-Università Tor Vergata. L’indagine ha coinvolto oltre 1.600 partecipanti, poi divisi in due gruppi. Uno in cui erano dichiarate le fake news con dei flag specifici e uno in cui le notizie false non erano indicate. In entrambi i gruppi, le bufale sono state condivise, i risultati non hanno mostrato alcuna differenza. Mediamente il 60% dei soggetti condividerebbe la fake news proposta, anche se solo poco più della metà “la ritiene veritiera”.
Sanità, oltre il 90% riguarda i vaccini
Dallo studio emerge che il 92,4% delle notizie false rilevate “appartiene all’ambito dei vaccini”, il 3,3% allo “screening alla prostata”, il 2,2% “allo screening al colon-retto” ed il 2,1% allo “screening al seno”. “L’analisi ha ottenuto l’esito più preoccupante che potessimo auspicare – osserva Mennini -. Ciò conferma che una bufala appena diffusa già sta producendo i suoi effetti negativi. Da quel momento è libera di diffondersi a macchia d’olio. Diventa virale e i cittadini perdono la capacità di comprendere se è vera o falsa. Anche le persone avvertite che si trattava di fake news, vedendole riproposte iniziavano a ritenerle meritevoli di condivisione”. “Il progetto – prosegue – ha consentito di indagare gli effetti sociali ed economici delle bufale in sanità con particolare riferimento alla prevenzione. Dai nostri test ultimati a settembre, appena un mese fa, le fake news sulle vaccinazioni sembrerebbero essere quelle con maggior rischio di condivisione e percezione di veridicità”. Il progetto, che non è ancora concluso, si propone di studiare l’impatto delle notizie false sulla percezione dei cittadini.