Salvini giustiziere con «ruspah» e fucile: al Romics spopola il videogame “Call of Salveenee”
Ne ha un po’ per tutti, da Luigi Di Maio, con “Le Honeste Avventure Di Gigi”, a Vittorio Sgarbi, per l’occasione ribattezzato «Sgarbie», al quale ha dedicato «ignorantissime spille». Ma a spopolare tra gli appassionati di fumetti e videogames è soprattutto la sua versione di Matteo Salvini, che grazie a lui diventa protagonista di un videogioco: Call of Salveenee. Marco Alfieri è un 27enne di Pisa, che con le sue creazioni improntate alla satira politica è diventato uno dei protagonisti indiscussi del Romics, la fiera del fumetto di Roma.
Per Salvini una «ruspah» contro «Renzie»
«Soltanto la tua intrepida Ruspah e il tuo populismo possono salvarti dai tuoi nemici giurati: Renzie, Peppe Gryllo, Half Ano, Sgarbie e via dicendo», dice Alfieri a proposito di Call of Salveenee. Il videogioco è una versione satirica del popolare Call of Duty e vede come protagonista un Salvini che corre alla ricerca dei nemici, imbracciando un fucile di precisione. Fra le sue missioni ci sono, spiega ancora Alfieri, «salvare i Marò e scatenare epiche battaglie a colpi di populismo con i politici più gentisti di questa epoca».
«Shottino e vitalizio» e «Le honeste avventure di Gigi»
Visitando la pagina Facebook del 27enne pisano, sulla quale fa bella mostra di sé una foto con Giorgia Meloni, si scopre poi che il repertorio è ampio. Oltre a Call Of Salveenee, al suo padiglione si possono trovare anche «Ruspa League; Rise Of Trump; Me; Shottino e Vitalizio (un gioco da tavolo, che l’ideatore descrive come «drinking game solo per i più populisti», ndr); Le Honeste Avventure Di Gigi; e queste ignorantissime spille di Sgarbie», delle quali offre anche campione fotografico. Alfieri, intervistato dall’Adnkronos, spiega che «non sono d’accordo con i discorsi di Salvini, come non lo sono con quelli di molti altri politici che ho inserito nel videogioco. Li critico un po’ tutti».
La satira politica diventa videogioco
Video presentazione di “Call of Salveenee”
Dunque, nulla di particolarmente ideologizzato. Piuttosto un modo originale di fare satira politica, attraverso tutti gli strumenti a disposizione. Lo stesso Call of Salveenee «è nato perché mi piacciono la satira politica e i videogiochi. È quello che faccio, l’ho fatto anche prima di Call of Salveenee e lo farò anche dopo perché è questo che amo fare». «È un tipo di satira in cui tutte le bufale, tutti i discorsi populisti e i complotti che portano avanti i vari politici sono reali e in quanto tali creano un mondo fantascientifico e totalmente azzurro e bizzarro. Call of Salveenee è ambientato all’interno di questo universo narrativo. Tra i sostenitori di Matteo Salvini qualcuno la prende a ridere, credo, qualcuno invece la prende seriamente e si offende. Un po’ come tutte le opere di satira, c’è chi è permaloso e chi no».