Salvini archivia il vecchio centrodestra: «È il passato, lancio la Coalizione degli italiani»
Matteo Salvini, all’indomani della trionfale manifestazione del centrodestra a Roma, archivia il vecchio contenitore per lanciarne un altro: la Coalizione degli italiani. Perché? «Ormai tutti hanno capito che il nuovo governo è nato su input di Bruxelles, Berlino e Parigi. È giusto avere buoni rapporti con tutti però l’Italia è l’Italia, non siamo alle dipendenze di qualcuno. Questa è la grande differenza tra chi mette gli italiani al primo posto e chi vaneggia di cancellare quota 100 e tornare alla legge Fornero», spiega al Corriere della Sera prima e a Rtl in mattinata.
Cosa sarà la Coalizione degli italiani
Sarà il nuovo nome del centrodestra? «A me piace. E poi, mette bene in evidenza il suo carattere: da una parte c’è chi dipende dagli umori di Parigi, Berlino e Bruxelles. Dall’altra ci siamo noi. Quello dice di ispirarsi a Macron, io mi ispiro agli italiani». ribadisce il leader della Lega. Il giornalista del Corriere obietta: ma Coalizione degli italiani non è il centrodestra con un altro nome? «Il centrodestra era nel 1994, oggi siamo nel 2019. Il nostro popolo ci chiede di fare bene, di fare insieme e di fare in fretta. Peraltro ci saranno diverse novità, da Toti ad altre formazioni dell’area laica, liberale e socialista che credo vedremo già in Emilia Romagna».
Dall’Umbria per ritornare a vincere
Nel mirino, ci sono le elezioni in Umbria: «Domenica avremo un primo test di rilevanza nazionale. Devo dire che Conte si è rivelato per… quello che è. Lui pensa a pettinarsi. Quando ha detto che il voto umbro non è così rilevante perché l’Umbria ha gli abitanti della Provincia di Lecce… Una cosa squallida. Comunque, l’Umbria è dove la sinistra ha governato per 50 anni e dove oggi esordisce l’alleanza Pd-M5S. Secondo me sarà molto interessante. E credo che subito dopo ci saranno novità». Secondo Salvini, «in Umbria vince la sinistra da 50 anni e per provare a vincere hanno fatto la coalizione Pd-M5S». «È una follia che 5 Stelle e Pd prima si denuncino e poi si alleino. Dopo 50 anni c’è voglia di cambiamento, di onestà. Sarà un cambio storico che avrà un significato politico evidente». Secondo il segretario leghista “l’inciucio Pd-M5S verrà punito sonoramente dagli umbri” e poi anche dagli “emiliani e dai calabresi”. «Gli italiani – insiste Salvini – sono saggi, prima o poi si voterà, non potranno scappare all’infinito».
E il governo nato sulle ceneri dell’esperienza giallo-verde? «Stanno litigando in un mese più di quanto abbiamo fatto noi in un anno – dice a Rtl – In Parlamento faremo tutte le battaglie possibili e immaginabili sulla tutela di quota 100, sulla difesa del diritto a pagare in contanti e per la semplificazione».