Rigopiano, i familiari delle vittime accusano: il ministro Bonafede si è dimenticato di noi

17 Ott 2019 16:35 - di Redazione
Rigopiano

Rigopiano, per la tragedia dell’hotel si è tenuta al Tribunale di Pescara la prima udienza preliminare. Il reato ipotizzato per i 7 imputati è quello di depistaggio; per uno solo di loro, la funzionaria della Prefettura Ida De Cesaris, falsità in atto pubblico.

Il Gup Antonella Di Carlo ha accolto la richiesta di riunire i due procedimenti, quello principale e l’odierno sul depistaggio perché “strettamente connessi”. L’ultima parola spetta ora al presidente del Tribunale di Pescara.

Spiega all’Adnkronos l’avvocato Romolo Reboa, che assiste quattro famiglie: “È importante verificare se il giudice ammetterà i nostri assistiti quali parti civili. L’ammissione delle parti civili è già avvenuta in precedenti casi, come nel caso Cucchi, ma sarà una battaglia”.

Rigopiano, il ministro della Giustizia non si è costituito parte civile

“Ho mandato al ministero dell’Interno e alla presidenza del Consiglio la richiesta di risarcimento danni”, dice ancora l’avvocato Reboa. “È provato che la sala operativa si è attivata in ritardo e è emerso che in quell’ufficio non funzionava nulla”. Reboa aggiunge che la presidenza del consiglio, dipartimento protezione civile, nella persona del capo Angelo Borrelli, ha risposto che quanto affermato dalle famiglie delle vittime è infondato. “Oggi – conclude –  a conferma della presa di posizione dello Stato, il ministero della giustizia non si è costituito parte civile”.

“Non solo, ma dopo 9 mesi dall’approvazione della legge sullo stanziamento dei fondi per le famiglie di Rigopiano – prosegue l’avvocato – non c’è stato alcun provvedimento attuativo. Così le famiglie hanno anche i problemi di pagarsi le marche da bollo e stanno tutelando i loro diritti grazie alla generosità degli studi legali quali il mio”. E incalza l’avvocato Reboa: “L’omissione da parte del ministero di Bonafede, unita al comportamento della presidenza del consiglio, ha un solo significato. Lo Stato ha deciso di lasciare sole le famiglie delle vittime di Rigopiano, le quali però, come dimostrato dalla loro richiesta di costituzione di parte civile odierna, non si arrendono”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *