Prodi tifa per il tortellino di pollo: è importante perché garantisce l’integrazione dei migranti
Romano Prodi, da buon emiliano, ci tiene a dire la sua sul “tortellino accogliente”. E lo fa con un editoriale sul Messaggero dal titolo che è tutto un programma: “Libertà e integrazione nel ripieno dei tortellini”.
E che cosa sostiene l’ex premier e fondatore dell’Ulivo? Accusa il solito Salvini di avere strumentalizzato la notizia dei tortellini preparati con carne di pollo per non offendere i musulmani. Solo alcuni chili, osserva, dei quintali preparati per la festa di San Petronio.
Scrive: “Non poteva quindi aprirsi un’occasione più ghiotta (aggettivo in questo caso assai appropriato) perché la politica si intromettesse subito nella guerra dei tortellini. Non solo Salvini (notoriamente il più lesto di tutti) ma tanti altri hanno reagito con rapidità e vigore degni di miglior causa”.
In pratica secondo Prodi questo dei tortellini sarebbe un trascurabile dettaglio supervalutato dalla propaganda sovranista. Infatti a suo avviso il tortellino di pollo sarebbe uno strumento che aiuta l’integrazione e come tale da applaudire.
Prodi: dal tortellino all’integrazione il passo è breve
Ecco cosa scrive Prodi: “Dobbiamo tuttavia a questo punto porci anche il problema di come fare avanzare il necessario processo di integrazione dei milioni di emigranti che sono ormai un elemento indispensabile per l’elementare funzionamento della nostra società”.
In pratica la sua tesi, che è la stessa di tutti i fautore dell’accoglienza senza se senza ma, è questa: senza i migranti la nostra società non può funzionare. E che volete che sia in cambio mutare la ricetta tradizionale del tortellino?
“Non si tratta – conclude – di rinunciare alla regolamentazione del fenomeno migratorio ma di tenere presente che non è di scarsa importanza il garantire agli italiani e agli stranieri la stessa libertà di scelta sul ripieno dei tortellini”.
E che in fondo gli immigrati, secondo lui, “mangiando con noi i tortellini, finiscono con il fare propria una parte della nostra tradizione”.
Sarebbe vero se li mangiassero come li mangiamo noi. Ma se cambiamo la ricetta per riguardo alla loro tradizione, la nostra tradizione che fine fa?
Perchè Prodi non proponi anche quelli alla “Mortadella”!!!!!
Può anche darsi che la Sua tesi sia giusto per vendicarsi di tutti quelli che lo denominarono ” Il MORTADELLA ” ??? !!!.
Con quel nome sarebbe indigeribile anche ai mussulmani ? Forse sì !!!
Prodi sei un essere ripugnante.
Per fortuna tra massimo 10/15 anni sarai sotto i cipressi e avrai finito di rovinare l’Italia e gli italiani.
Speriamo che poi un immigrato di passaggio caghi sopra il tuo nuovo alloggio.
Il tortellino bolognese è da godere come è cioè con il maiale! Ridicolo parlare di un tortellino accogliente sopratutto da un Bolognese di nascita! Quello bolognese è una delizia golosa da secoli e deve rimanere tale quale o allora non è più tortellino bolognese!
è vero il contrario, io mi integro se faccio miei usi e costumi del paese ospitante, è ovvio che posso avere mie convinzioni religiose ma esse non devono avere presunzione di prevaricazione sulla religione ufficiale del paese. Morale: o mi adeguo al paese o non posso pretendere che il paese si adegui a me, sia cibo che altro. Per cui Prodi pensi ai fatti suoi come ha sempre fatto e non dica castronerie, che ti danni all’Italia e agli Italiani ne ha fatto fin troppi.
Se vogliono vivere in Italia si devono abituare alle nostre abitudini altrimenti tornino a casa loro al loro paese
Del sig.PRODI delle cazzate ne ho sentite tante,questa speriamo sia l’ultima.Il tortellino di pollo se lo mangi lui.Mi chiedo continuamente “MA CHE CORAGGIO HA Presentarsi ancora con quella facciona di …..-E nessuna ha il coraggio di portarlo davanti ad un giudice per punirlo di tutto quello che ha fatto,MAH!!!!!
Mister mortadella si elimina da solo.
L’integrazione fa parte del bagaglio culturale dei profughi che scelgono un’altra nazione per viverci e non certo dei nativi.
Se vogliono conservare i loro usi,costumi e tradizioni se ne stiano a casa loro.
Mortadella vada nei paesi arabi – musulmani e privi ad imporre gli usi e costumi dell’Italia e poi venga (se gliene danno la possibilità) a raccontare come è andata.
In fondo a ragione: ci sono le “mortadelle” di “pollo”.
cosa non fanno per apparire. Questo personaggio mi è veramente antipatico e insopportabile. Che pena
MORTADELLA dopo avere svenduto l’IRI vuole svendere anche le nostre tradizioni perchè così facendo si ingrazia i suoi sinistroidi per la futura elezione a presidente della repubblica.Ahi! Se succedesse dovremmo temere che potrebbe svendere noi italiani ai musulmani in gloria dell’integrazione e noi essere sudditi degli africani.
QUESTO IMMONDO ESSERE PENSASSE A TUTTO QUELLO CHE HA TOCCATO HA DISTRUTTO. VAI DAL PAPA.
Dovrebbero essere i migranti ad adattarsi a noi e non viceversa!!!
Come sono strani i personaggi della politica italiana, quando credi che ti sei tolto dalle balle un soggetto….!! eccoti che dopo qualche anno ricompare e ben convinto che diventera’ anche presidente della Repubblica. Ma siamo matti ?? Matti da legare. Immaginatevi il Paese con lui al comando e con tutti i lecchini intorno a partire dalla boldri, renzi, bonino, gentiloni, fioramonti e tutto la spasata di comunisti all’urlo di bella ciao o bandiera rossa e milioni di negri islamici che lo esalteranno ringraziandolo per i tortellini di pollo….. povera Italia.
…direi a Prodi di sorvolare sul ripieno dei tortellini, io ho avuto la fortuna di girare il mondo per piacere ed ho sempre ritenuto un dovere morale conformarmi agli usi e costumi dei paesi che visitavo, mai mi sarei permesso di chiedere ad intere comunità di cambiare stile di vita, religione ed abitudini per rendere il mi soggiorno più gradevole…ma io sono solo un povero libero pensatore di una destra nostalgica, quindi un emerito ignorante secondo i costumi del “mio paese”
Pensate quante importanti cariche a ricoperto un personaggio del genere. Ha ragione Giorgia: mai Presidente della Repubblica!
E il bello è che ci crede per davvero.
il vero POLO sei tu mortadella!