Tortellini senza maiale: l’arcivescovo di Bologna si arrende ai musulmani
Li chiamano “tortellini dell’accoglienza” e già dal nome non promettono nulla di buono. Se andiamo a vedere gli ingredienti del ripieno, la promessa è purtroppo mantenuta: niente lombo, niente prosciutto e nemmeno mortadella. Niente insomma che sappia di maiale. Nel “tortellino dell’accoglienza” ci saranno invece carne di pollo, ricotta e uova: un vero e proprio oltraggio alla gastronomia bolognese.
Ma tant’è: i “tortellini dell’accoglienza” saranno offerti venerdì prossimo in piazza Maggiore, davanti alla basilica di San Petronio, in occasione della Festa patronale. A deciderlo è stato l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi per permettere agli islamici (cui è proibito mangiare carne di maiale) di partecipare all’evento.
Non è un fatto minimo e insignificante, come potrebbe sembrare a qualcuno, ma il segno di cedimento e di un arretramento. Va bene che gastronomia e religione sono due cose ben differenti. Ma una Chiesa che voglia essere vicina al suo popolo ne dovrebbe innanzi tutto rispettare le tradizioni. E non c’è dubbio che una Chiesa bolognese decisa a manipolare i tortellini non si rende popolare tra il suo “gregge”. Al dunque, c’è davvero da compiangere i fedeli bolognesi, i quali si vedranno scippati dei tortellini proprio nel giorno della festa patronale.
Il “tortellino dell’accoglienza” risulta indigesto al centrodestra bolognese che criti «Il rispetto – dice il deputato di FdI, Galeazzo Bignami – passa dalla accettazione da parte di chi arriva anche delle piccole tradizioni locali, non della loro rinuncia da parte della comunità che accoglie. Chi cede oggi sulle piccole identità, a maggior ragione cederà domani sulle grandi identità».
Ci ripensi, monsignor Zuppi. Non ha senso alcuno sacrificare un simbolo dell’identità bolognese per compiacere la comunità musulmana. Anche perché non è affatto garantito che gli islamici residenti nel capoluogo emiliano, questi terrificanti tortellini al pollo, li gradiranno poi davvero.
E risaputo che la chiesa cattolica si è sempre prostituita, sia con la politica i potenti e con le altre religioni, non perniente nella Bibbia e chiamata la grande meretrice.
Questo articolo è raccapricciante e parla di una semplice variazione sul menù, fatta per venire incontro alle esigenze (più o meno condivisibili) di alcuni cittadini bolognesi di fede musulmana, come di un disastro sociale e culturale. Non leggevo una cosa tanto sciocca, inutilmente allarmista, ingenuamente “patriottica” da… Da pochi giorni, dal momento che Mr. Salvini è tremendamente attivo sui social. All’autore e chi condivide il suo pensiero, preoccupatevi piuttosto delle assurde regole e tradizioni derivanti dalle religioni, tutte le religioni, e di come spesso tali tradizioni rendono il nostro mondo e la nostra vita peggiori. Comunque i tortellini al pollo non li ho mai provati, sarei curioso di assaggiare.
che gusti
Vergogna tutta italiana!
SE sono astemio partecipò alla tavolata, è non disturbo gli altri convitati con le mie esigenze. Vivi e lascia vivere. Non è essenziale mangiare i tortellini e si può sopravvivere senza il narkile’.
Ho visto in TV che i tortellini vengono confezionati in vari modi, compreso i tradizionali, sta poi al consumatore acquistare quelli di suo gradimento,nessuno glielo impone e lo può obbligare a mangiare quelli col ripieno di pollo.
Da quando i Vescovi italiani hanno capito che,per diventare Cardinali rapidamente e fulmineamente,devono battere sul tasto della Immigrazione selvaggia per scaldare il cuore di Bergoglio è scattata una corsa inarrestabile,anche a costo di dire bestialità!Ci sono già stati esempi illustri che incoraggiano!
La Chiesa, che un tempo contava nei suoi ranghi anche qualche persona intelligente, da tempo, con la caduta a picco delle vocazioni, come si suol dire, deve far fuoco con la legna che ha. Ma qualsiasi struttura organizzata se ha personale scadente non può che passare da un insuccesso all’altro. Detto ciò esiste anche la malafede, perchè la Chiesa pur se si erge a legame tra Dio e gli uomini, non è autorizzata a stravolgere il Credo. Esimio arcivescovo il suo resta uno sterile esibizionismo di facciata. Del resto ha ragione chi afferma che, tuttosommato l’estremismo islamico e il fanatismo cristiano si toccano.L’ idealismo religioso come humus della violenza? Possibile.
Tortellini senza maiale, scuole senza crocefisso, Natale senza presepe….. il Paese che amavo era un altro !!! Era la Nazione con profonde radici e tradizioni che non possono essere calpestate nel rispetto di chi viene come ospite, pretende però lo sradicamento dei nostri valori, però guai a mettere in discussione i loro ( vedi bourqua, etc). Povera Italia…. caduta nelle mani di questi scriteriati e servi dell’asse Franco tedesco.