«Prete f*** e razzista, quanto ci guadagni?»: gli insulti a don Biancalani arrivano in Parrocchia
Amaro risveglio per don Massimo Biancalani, noto per le sue posizioni immigrazioniste e di aperta ostilità alle politiche dell’allora ministro Matteo Salvini. Davanti alla sua parrocchia di Vicofaro, in provincia di Pistoia, nella notte tra sabato e domenica sono stati lanciati dei volantini che lo insultano e ne mettono in dubbio la buona fede.
«Prete fr*** e razzista, quanto ci guadagni?»
«Prete frocio e razzista, quanto ci guadagni? Vergognati!», si legge sui volantini. Si tratta di una ventina di fogli scritti a mano, con un pennarello rosso. A dare notizia dell’accaduto è stato lo stesso don Biancalani. «Sono molto amareggiato, non tanto per questo gesto sicuramente frutto di una mente malata e perversa… ma dei pesantissimi silenzi che ci circondano: non una chiamata, non un messaggio … niente di niente a Pistoia», ha scritto il prete sulla sua pagina Facebook.
Don Biancalani cita Martin Luther King
Un post che il prete ha voluto chiudere con una citazione di Martin Luther King: «Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti». Negli ultimi giorni don Biancalani aveva avuto una nuova fiammata di notorietà per aver di fatto trasformato non solo la canonica, ma anche la stessa chiesa in un centro d’accoglienza, con tanto di materassini buttati a terra praticamente sotto l’altare.
Un prete deve prendersi cura della sua parrocchia e della religione cattolica, non degli immigrati. Non ha nessun diritto di ospitarli in chiesa. Tutto questo è colpa del papa tecnico ed eretico che i banchieri hanno messo sul soglio pontificio per distruggere per sempre la chiesa cattolica. Andrebbe rimosso il più presto possibile perché il papa è ancora Ratzinger.