No al Crocifisso, gli atei esultano. E sul web vengono colpiti con una performance di Sgarbi (video)
«È un bel cambio di passo. Soprattutto se pensiamo ai rosari cui ci aveva abituato l’ex vicepresidente del Consiglio. Ora speriamo che alle parole seguano i fatti». Il segretario dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar), Roberto Grendene, esulta per le affermazioni folli del ministro dell’Istruzione. Lorenzo Fioramonti non vede di buon occhio il Crocifisso nelle scuole. E vorrebbe sostituirlo con «una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione». «Quella per una scuola pubblica senza simboli religiosi – prosegue Grendene – è una campagna che la nostra associazione porta avanti da decenni».
Gli atei: «Inammissibile privilegio»
Grandene si dice convinto «che la presenza del Crocifisso costituisca un’inammissibile privilegio per la religione cattolica. E soprattutto che le pareti delle aule scolastiche debbano essere interamente dedicate all’istruzione e all’apprendimento, senza condizionamenti». E poi ancora: «Le dichiarazioni del ministro sono peraltro totalmente in linea con le risultanze di un confronto che abbiamo aperto sui nostri social giusto un anno fa. Quando abbiamo chiesto quali immagini, frasi e simboli si vorrebbero vedere esposti al posto del Crocifisso sulle pareti delle aule scolastiche. A spuntarla era stata proprio la Costituzione e in particolare l’articolo 34 della nostra carta fondamentale, quello che recita che “la scuola è aperta a tutti”».
Crocifisso a scuola, Sgarbi contro Isabella Cazzoli
Parole che hanno fatto scatenare il web. Molti utenti nei loro social hanno postato il video in cui Vittorio Sgarbi qualche tempo fa si era scatenato contro la presidentessa dell’Uaar Isabella Cazzoli. Nello studio di Domenica 5 si era acceso un grande diverbio tra Cazzoli e Sgarbi sulla sentenza della Corte Europea relativa al Crocifisso nelle aule scolastiche italiane. Diverbio che si era concluso con l’affermazione di Sgarbi: «Lei è ignorante come una capra. Cristo è una vittima. È uno che è stato ucciso… magari fosse atea, ateo è uno che rispetta Dio non che lo cancella».