Morte di Al Baghdadi, allarme rosso per le possibili “vendette” dell’Isis
Dopo l’uccisione di Al Baghdadi, le forze di sicurezza Usa sono in allerta per possibili azioni di rappresaglia negli Stati Uniti da parte dei sostenitori dell’Isis. Lo riporta la Ccn, citando fonti delle forze dell’ordine. Tuttavia, le fonti sottolineano che l’Fbi, pur avendo aperto numerose indagini su individui ritenuti vicini all’Isis, non è a conoscenza di alcuna minaccia credibile alla sicurezza.
Allarme Isis anche in Europa e in Italia
“L’uccisione del leader dell’Isis Abu Bakr Al-Baghdadi avrà ripercussioni immediate sulla capacità organizzativa
del ‘Califfato’ e per questo si tratta di una notizia importante”. Lo dice all’Adnkronos Stefano Dambruoso, magistrato ed esperto di terrorismo. “Adesso si apre nuova fase in cui la ricerca di un nuovo leader prospetta maggiore debolezza e conflittualità dentro ciò che è rimasto dell’Isis – aggiunge Dambruoso – In questo quadro, sono possibili azioni dimostrative nel sud est asiatico o anche in Europa. Ma non sarebbe una dimostrazione di forza di un’associazione terroristica ancora capace di intimidire gli interessi del mondo occidentale.
Sarebbe piuttosto una reazione, anche prevedibile, ma non un segnale di un rischio organizzato e pericoloso” conclude.
“Da oggi il mondo non è più sicuro”
“Da oggi il mondo non è certamente più sicuro. Nonostante l’uccisione di Al Baghdadi contenga un forte valore
simbolico, la morte del leader dell’Isis non pone fine alla minaccia jihadista. Anzi. Molti analisti ritengono che questa operazione condotta dagli Stati Uniti potrebbe scatenare una forte reazione da parte dei terroristi. Che, è bene ricordarlo, sono sparsi in modo capillare in ogni parte del mondo”. E’ il parere di Francesca Musacchio,
direttore di Ofcs.report, esperta di terrorismo per il quotidiano Il Tempo e autrice del libro ”La Trattativa Stato Islam” . “Non è detto, infatti, che ciò avvenga con un attacco strutturato sullo stile di quanto accaduto al Bataclan. La morte di al Baghdadi potrebbe innescare la reazione da parte dei ”lupi solitari” decisi a ”rendere omaggio” al deceduto Califfo. Purtroppo, e la morte di Osama bin Laden lo ha ampiamente dimostrato, non è uccidendo un uomo che si distrugge un’ideologia così radicata. Un nuovo capo è già stato ”investito” del ruolo, da qualche parte”.