Minacce e insulti a Tajani dai sostenitori del dittatore Maduro
“Queste sono solo alcune minacce e insulti che gli amici del dittatore Maduro mi stanno rivolgendo in queste ore
sui social. Ovviamente non mi spaventano, anzi vado avanti e sarò sempre al fianco del popolo venezuelano affinché trionfi la libertà e la democrazia nel loro Paese. Venezuela”. Lo scrive su twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e capo delegazione del partito al Parlamento europeo, pubblicando l’immagine degli insulti ricevuti via social.
La solidarietà a Tajani della Bernini e di Berardi
“Le minacce e gli insulti rivolti al presidente Tajani dai sostenitori di Maduro sono tipici di un regime autoritario che non tollera né confronto né libertà di pensiero. E’ bastato l’incontro con la moglie di un prigioniero politico a
scatenare le ire della cricca che sta tenendo in ostaggio il popolo venezuelano. Tajani non si fa certo intimidire, e Forza Italia è al suo fianco nel pieno appoggio a Guaidò e alla democrazia. Non stupisce il silenzio dei sostenitori italiani di Maduro, che hanno un’idea di democrazia molto simile a quella del dittatore di Caracas”. Lo dichiara in una nota Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
Solidarietà anche dal senatore azzurro Roberto Berardi: “Veramente gravi e prive di senso le minacce di morte che gli ‘amici di Maduro’ rivolgono al Presidente Antonio Tajani. Bersaglio dopo aver stigmatizzato in più occasioni la dittatura di Caracas ed essere diventato un simbolo di Lìbertà, un Anti-Maduro da subito. Quella stessa libertà che ci auspichiamo possa avere il Venezuela, quella stessa libertà che è alla base di ogni Democrazia Civile. Quella stessa libertà che il Presidente Tajani, con forza, difende ogni giorno esercitando le sue funzioni di parlamentare europeo e di uomo politico in generale. vanti così Antonio, queste minacce confermano che la strada intrapresa per la difesa del Venezuela è quella giusta. Io sono con te, con tutti i Venezuelani, con chi ogni giorno difende la libertà”.