Mercatone Uno, la vertenza di 1860 lavoratori torna al ministero. I tempi sono stretti
Torna al ministero dello Sviluppo economico la vertenza dei 1.860 lavoratori ex Mercatone Uno. Al centro del tavolo, sollecitato a più riprese dai sindacati di categoria, lo studio di una possibile azione congiunta. Va affrontata la grave condizione salariale dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore con una busta paga media di 400 euro al mese, Questo è dovuto al taglio dell’orario di lavoro, ridotto nella fase di cessione alla Shernon Holding. Il tutto a fronte delle garanzie occupazionali fornite dalla direzione societaria.
Mercatone Uno, le richieste dei sindacati
«È necessario ripristinare l’orario di lavoro precedente alla vendita a Shernon Holding e rimodulare la Cigs». A, chiederlo è il segretario nazionale della Fisascat Cisl, Aurora Blanca.Prioritario . Sullo sfondo resta la situazione dei 10mila dipendenti delle aziende fornitrici. Sono in attesa di essere pagate dell’utenza che non ha ricevuto la merce già saldata.
«Il nostro auspicio è quello di una supervisione istituzionale che sappia innanzitutto risolvere la grave condizione reddituale degli addetti. E, a poco più di un mese dalla conclusione ipotizzata per la ricerca di possibili acquirenti, individuare una soluzione sul destino dei 55 negozi», prosegue Blanca. Al tavolo presenti: il Gruppo Mercatone Uno in amministrazione straordinaria. E i rappresentanti ìdelle Regioni.