Meloni: «L’Umbria era un voto di fiducia. Conte si sarebbe dovuto dimettere già domenica»

29 Ott 2019 13:34 - di Luciana Delli Colli
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Non ha “certo la presunzione di dare consigli al Capo dello Stato”, ma dopo il voto in Umbria Giorgia Meloni tira le somme dell’esperienza di governo e nota che tutti i presupposti con cui l’occupazione giallo-rossa di Palazzo Chigi era stata giustificata sono venuti meno. “Ci era stato detto che questo governo doveva nascere per impedire l’aumento dell’Iva, tagliare le tasse, dare stabilità”, invece, “questo è un governo che aumenta le tasse, che litiga ogni giorno e in tutto ciò gli italiani, in ogni occasione possibile, dicono con chiarezza che cosa vogliono e che cosa non vogliono. E non vogliono questo governo”. Quindi, “penso che il Presidente della Repubblica potrebbe valutare la nuova situazione”.

«Sull’Umbria hanno messo un voto di fiducia. E l’hanno perso»

La leader di FdI parla attraverso due interviste, una al Corriere della Sera e una al Messaggero. E ribadisce lo stesso concetto: il voto in Umbria non è affatto, come sostenuto da Giuseppe Conte, un voto locale e irrisorio. “Considero raccapricciante che un premier non eletto da nessuno dica che il test umbro non vale niente, perché l’Umbria non è abbastanza grande, quando loro hanno fatto il governo sulla base di 60mila presunti iscritti alla piattaforma Rousseau”, ha sottolineato Meloni al Messaggero. Conte “se avesse un minimo di dignità, avrebbe dovuto dimettersi già domenica”. “La verità  – ha detto poi al CorSera – è che sull’Umbria hanno messo un voto di fiducia con la foto di gruppo di Narni, e l’hanno perso clamorosamente”.

«Io sono per la vittoria del centrodestra, non solo di FdI»

Meloni guarda dunque al prossimo voto in Emilia Romagna, perché se i giallo-rossi dovessero perdere anche lì “beh, il dato sarebbe insormontabile per tutti”. Una sfida a cui il centrodestra, ha ribadito Meloni, deve prepararsi pensando in termini di coalizione. “Per noi prima di tutto è importante battere la sinistra”, ha spiegato la leader di FdI al cronista che le chiedeva di una presunta rivalità interna tra FdI e Lega. “Io sono sempre per la vittoria del centrodestra, non faccio solo gli interessi di FdI”, ha chiarito Meloni, registrando con soddisfazione il fatto che ora anche il Carroccio “parla di spirito di squadra”. “Ne sono contenta”, ha sottolineato, ricordando che in passato Salvini “si è preoccupato più del destino della Lega che di quello della coalizione”.

Meloni: «Diremo la nostra sulle candidature alle regionali»

Un nuovo corso, quello del ritorno alla coalizione di centrodestra, che, come emerso dal voto umbro, è premiante. Gli elettori, ha chiarito la leader di FdI, «premiano il centrodestra perché è unito e credibile». Avanti, dunque, con questo passo per le elezioni in Emilia Romagna, dove FdI è disposta ad accettare il nome della candidata Lucia Borgonzoni, “se Salvini la confermerà». «Noi – ha poi precisato Meloni forte anche del risultato umbro – indicheremo i nostri nomi nelle Marche, in Puglia e daremo il nostro contributo per la Toscana».

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