Meloni: «Dazi, Renzi blatera. È servo dei poteri forti e degli speculatori»
«Renzi blatera di dazi “di Trump” e attacca me ma, come al solito, non sa di cosa parla. I dazi tra Usa e Ue ci sono da sempre, anche all’epoca del suo idolo Obama, e tra le economie di mercato sono regolamentati a livello di Wto. Noi “cattivi patrioti” vogliamo che il mercato non sia solo “libero” ma anche “equo” per impedire la concorrenza al ribasso che distrugge il lavoro, i livelli salariali, le tutele sociali, l’ambiente. Tutti argomenti che un servo dei poteri forti e della finanza speculativa come Renzi non può capire”. Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni.
Ecco che cosa aveva detto Renzi. “Quando mettono i dazi ci distruggono pezzi di economia. Salvini e la Meloni hanno fatto l’elogio dei dazi e del protezionismi, ma oggi sappiamo che con i sdazi aumentano i prezzi dei nostri prodotti come il parmigiano o il grana padano”.
Si tratta e di un attacco scomposto. E becero. Renzi si conferma uesponente dell’ala globalista della politica italiana. Questo elogio del libero mercato è peraltro in linea con l’ideologia odierna della sinistra. Una sinistra che non pensa più ai lavoratori ma al neocapitalismo. Non a caso uno degli idoli di Renzi è Tony Blair , leader dei nuovi laburisti degli anni ’90. Aprirono le porte alla globalizzazione e si dimostrarono più liberisti della Thatcher. La stessa cosa fece peraltro Clinton in quegli stessi anni negli Stati Uniti. Sono dunque i leader storici della sinistra mondiale i veri artefici del disastro di questi anni. Dell’impoverimento di ceti popolari e ceti medi. Fa veramente ridere Renzi che tenta di fare il globalista dell’ultim’ora. Innalzando la bandiera del libero mercato mondiale. Che tanti ammainano. E poi si stupiscono se i ceti popolari guardano oggi Meloni e Salvini. Non saranno i loro anatemi a fermare questo grande processo storico e politico.