Lucaselli (FdI): “Il governo vuole far cassa ai danni delle imprese”

14 Ott 2019 17:36 - di Redazione

La deputata di FdI, Ylenja Lucaselli, in una nota, demolisce le politiche economiche del governo.«Da un lato, il ministro Fioramonti che annuncia una tassa al giorno, dall’altro l’avvitamento sulla lotta all’evasione fiscale. Si erano proposti come il governo della svolta. Ma la prima manovra del Pd-5 Stelle–Renzi si sta dimostrando come una rievocazione storica delle vecchie politiche di centrosinistra».  «L’esigenza, infatti, è esclusivamente quella di “far cassa” e gli interventi sulle leve vere dell’economia, come ad esempio il cuneo fiscale, appaiono del tutto marginali. Tra nuove imposte e inasprimento della “sorveglianza fiscale” si stanno creando tutti i presupposti per una tenaglia alle nostre imprese», conclude.

Molti sono i nodi ancora da sciogliere con l’obiettivo di individuare i 2-3 miliardi che ancora mancherebbero all’appello per completare l’impalcatura delle coperture su cui costruire la manovra in vista del Cdm di stasera che dovrebbe appunto esaminare il ddl di Bilancio, il Dbp e probabilmente anche il decreto fiscale, chiamato a reperire quasi un quarto delle coperture della manovra da 29 mld di euro circa.

Nel governo fibrillazioni sulla manovra

Il documento programmatico di bilancio, dopo il via libera del Consiglio dei ministri lunedì, verrà notificato alla Commissione Ue la sera stessa o comunque entro martedì. Con il dl fiscale il governo affida un pezzo importante delle coperture della manovra, 7 miliardi nelle stime del governo.

Accantonata l’ipotesi di una rimodulazione delle aliquote Iva, per il recupero delle risorse si punta, in particolare, ad una stretta alle finestre di Quota 100. Proprio su questo tema ci sarebbero state delle discussioni nel corso del vertice. In sua sostituzione, chiedono i renziani, potrebbe diventare strutturale l’Ape Social. In modo da consentire il prepensionamento a chi ha svolto lavori gravosi e usuranti, e non a tutti. Non si è fatta attendere la reazione del Movimento 5 Stelle che ha replicato ribadendo che “Quota 100 – ha sottolineato il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo – non si tocca. È una misura sperimentale che scade nel 2021”. Tra gli altri punti della discussione a Palazzo Chigi, il taglio del cuneo fiscale e il salario minimo. Più carcere agli evasori e un primo intervento per una limatura sulle agevolazioni fiscali.

Commenti

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  • Carlo Cervini 15 Ottobre 2019

    Ho l’impressione che Mattarella, senza volerlo, abbia fatto un grosso favore al centro destra non sciogliendo le Camere………intanto a scaricato sulla sinistra la legge di bilancio con le clausole vessatorie fatte da loro, poi i sinistri continuano ad angariare il ceto medio e il risparmio, tanto che i sondaggi sono impietosi per tutti loro e ottimi per noi, la lega guadagna uno 0,2%, ma FdI ben il 0,8% da una settimana all’altra e anche FIt uno 0,2……………..sommati si va oltre il 45%………..avanti così.