Lele Mora fermato dalla sicurezza della Leopolda: troppo nero, troppo mussoliniano
Alla fine Lele Mora non è riuscito a sbarcare senza incidenti alla Leopolda. Almeno stando a un cinguettio del programma Un giorno da pecora che rivela come l’ex popolare e discusso agente di spettacolo, con dichiarate simpatie di destra, sarebbe stato fermato all’ingresso della kermesse renziana.
Lele Mora fermato alla Leopolda
Ospite sgradito? «Mi hanno detto che ero un po’ nero, un po’ di destra, mussoliniano». “LeleMora è stato invitato dalla segreteria di @matteorenzi alla #Leopolda10. Ma è stato fermato all’ingresso dalla sicurezza”, si legge nel tweet del programma. E ancora: “#LeleMora non mi iscrivo ad #ItaliaViva, io sono di #destra, con idee mussoliniane non fasciste, non vado a votare. Non farei l’agente di @matteorenzi, non mi interessa”.
La camicia nera va bene, snellisce
La partecipazione di Mora alla due giorni di Renzi aveva destato polemiche e agitato le acque. Invitato? Imbucato? Mora aveva precisato subito alla stampa di non avere cambiato idee politiche ma di volere andare alla Leopolda per amicizia personale con l’ex premier. E di non essere interessato al progetto renziano, di non volersi iscrivere al partito. «Ero mussoliniano? Io sono mussoliniano ma la simpatia di un amico non si discute. Renzi mi ha invitato, ha detto vieni a salutarci e sono venuto”, ha detto ai cronisti ironizzando sulla camicia nera. «Va sempre bene, snellisce». Gli organizzatori della decima edizione della Leopolda, però, hanno smentito ufficialmente l’invito. Come già ribadito stamani, nessuno ha invitato l’ex agente Lele Mora alla Leopolda». Fatto sta che l’ex agente, condannato per bancarotta e favoreggiamento della prostituzione, è riuscito a far parlare di sé citando la sua passione per il Duce.