Le banche a tornano a offrire mutui al 100%. Tasso competitivo: boom delle richieste di surroga

14 Ott 2019 14:23 - di Redazione
Mutui

Mutui al 100%: da ottobre le banche tornano a offrire il pieno del finanziamento. Il tasso è competitivo. Si registra il boom delle richieste di surroga. Di più: lo scorso mese è stato caratterizzato da un’impennata delle richieste di surroga dopo che alcune banche, senza necessità di ricorso al fondo casa, sono tornate ad offrire mutui per il 100% del valore dell’immobile. E con tassi concorrenziali.

Mutui al 100%, le banche aprono ai finanziamenti

Sono questi i dati principali emersi dall’osservatorio congiunto realizzato da Facile.it e Mutui.it, riportato dalla Adnkronos. Report che, analizzando un campione di circa 40.000 richieste di finanziamento raccolte tramite i due portali, hanno scoperto, ad esempio, come a settembre il peso percentuale delle richieste di surroga sul totale delle domande di finanziamento sia triplicato rispetto a giugno 2019. Se è vero dunque che settembre ha visto il ritorno della surroga, anche questi primi giorni di ottobre hanno portato importanti novità sul fronte dell’offerta mutui. Alcuni Istituti sono tornati a proporre mutui al 100%, con tassi estremamente contenuti se paragonati al passato e senza necessità di ricorrere al fondo garanzia prima casa.

Mutui, impennata delle richieste di surroga

«Lo scorso mese – spiega Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it – abbiamo registrato un vero e proprio boom nella richiesta di surroghe. Era dal 2015 che non si raggiungevano picchi così alti. Il calo dei tassi di interesse visto in questa prima parte dell’anno è stato fondamentale per stimolare la domanda di finanziamenti, sia da parte dei mutuatari che vogliono provare a cambiare banca, sia per chi è alla ricerca di un nuovo mutuo». Numeri alla mano, i tassi proposti dalle banche alla clientela finale lo scorso mese sono stati estremamente bassi, soprattutto per quanto riguarda i mutui fissi. Grazie alla diminuzione dell’irs (l’indice europeo che guida l’andamento di questa tipologia di finanziamento), i migliori tassi offerti a settembre per un mutuo medio (126.000 euro in 25 anni) oscillavano tra l’1,04% e l’1,34% (taeg). Con un calo, rispetto a gennaio, compreso tra lo 0,55% e l’1,20%. Vale a dire un risparmio medio per i consumatori compreso tra i 30 e i 60 euro al mese.

Minima la differenza tra tasso fisso e variabile

La diminuzione dell’indice Irs ha avuto un’altra conseguenza: la riduzione ai minimi della differenza tra tasso fisso e variabile. Non sorprende quindi vedere come sempre più italiani cerchino di assicurarsi queste condizioni estremamente favorevoli per tutta la durata del finanziamento. Guardando alle richieste di mutuo raccolte a settembre emerge che il 93% degli aspiranti mutuatari ha optato per il tasso fisso. Era l’86% a giugno 2019, l’84% a gennaio 2019. La durata media dei piani di ammortamento richiesti è pari a poco più di 21 anni, mentre l’età media dei richiedenti è di poco superiore ai 41 anni. Se si guarda alle somme effettivamente concesse dalle banche emerge che nel mese di settembre gli istituti di credito sono stati più generosi. L’importo medio erogato è stato pari a 128.447 euro, in aumento del 3,2% rispetto a giugno 2019.

 

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