La Rai in ginocchio da Conte. Il centrodestra: «Scandalosa intervista al premier. Ora basta»

21 Ott 2019 14:18 - di Eugenio Battisti

La Rai in ginocchio da Conte. Addio imparzialità e pluralismo del servizio pubblico. Con l’intervista in prima serata su Raiuno al premier la Rai ha superato ogni limite. La denuncia viene dai rappresentanti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia in Commissione Vigilanza che chiedono la convocazione dell’ufficio di presidenza.

La Rai in ginocchio da Conte

«In seguito all’atto di genuflessione con l’intervista al premier Conte, abbiamo chiesto al presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, di convocare con urgenza l’ufficio di presidenza». Lo dichiarano in una nota  Massimiliano Capitanio, Giorgio Mulè e Daniela Santanchè. Un passaggio necessario per «ristabilire il pluralismo e riequilibrare l’informazione del servizio pubblico».

Subito l’ufficio di presidenza della Vigilanza

«La Rai governata dalle sinistre e dai 5Stelle tradisce la missione di imparzialità e di pluralismo del servizio pubblico». Tanti gli esempi citati che dimostrano lo strabismo dell’azienda di Viale Mazzini.

«La scandalosa performance di Conte in prima serata unita alla indecente intervista  a Domenica in a Virginia Raggi sono i segnali di una deriva informativa assoggettata alla maggioranza che va fermata».  Lo scorso 16 ottobre lo speciale Tg1 sulla “guerra di Erdogan”’  si è aperto con un’intervista di 35 minuti al premier, 31 dei quali dedicati ad argomenti diversi da quelli oggetto dello speciale. Non solo, ma Conte è stato intervistato senza alcun contraddittorio, contravvenendo ai principi basilari del pluralismo dell’informazione pubblica.

Violazione della par condicio e calo di ascolti

Dopo aver ricordato i ripetuti richiami dell’Agcom, il centrodestra denuncia che la Rai, a ridosso delle elezioni regionali in Umbria, «ha palesemente violato il principio di imparzialità e di parità di accesso in materia di par condicio». Ma c’è di più. Capitanio, Mulé e Santanchè fanno notare che  «l’intervista del premier Conte, denota un modus operandi inaccettabile da parte dell’azienda di Viale Mazzini». Un altro esempio? L’intervista di Virginia Raggi, senza contraddittorio, andata in onda il 20 ottobre nel programma di Rai 1 Da noi… A Ruota Libera.

Considerazioni aggravate dal fatto che lo speciale Tg1 ha raggiunto soltanto il 7% di share portando la prima rete al minimo storico di ascolti con danni economici per l’azienda pubblica. «Ciò evidenzia, ancora una volta, una considerevole flessione generalizzata dei risultati della prima rete Rai e rende necessario nonché indifferibile un momento di riflessione sulle scelte editoriali che hanno determinato questo calo di ascolti»

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