La denuncia dei poliziotti: «Il governo ci ha detto che non ha soldi per noi»
In vista c’è un’altra manifestazione. Il malumore degli agenti di polizia è enorme e l’incontro di ieri con il governo non ha migliorato la situazione. ”Negli uffici della Polizia di Stato, nei reparti, nelle questure operano neanche 100 mila unità. E e se andiamo indietro nel tempo l’organico previsto alla fine degli anni ’80 era di 117.200 unità di personale. Ma i reati sono cresciuti e i poliziotti diminuiti quasi del 15 per cento ad oggi considerando che se sono di meno sono anche piu’ anziani. I concorsi che dovrebbero dare una boccata d’ossigeno possono essere un valore aggiunto. Ma per il sistema non è così perché è al collasso da anni e da tempo lo denunciamo. Dall’incontro a Palazzo Chigi solo un pannicello caldo’“. Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Mosap, Fabio Conestà dopo l’incontro con il premier Conte e il ministro Lamorgese insieme a tutte le sigle sindacali della Polizia.
Le umiliazioni che il governo impone ai poliziotti
Conestà ricorda inoltre come le lavoratrici e i lavoratori in divisa ”sono umiliati da quasi un decennio di mancati aumenti contrattuali. C’e’ bisogno di risorse per aumentare lo stipendio dignitosamente e garantire il pagamento delle indennita’ accessorie”. Conestà ha annunciato la presenza del Mosap alla mobilitazione nazionale del 29 ottobre davanti Montecitorio, dopo quella già svolta nei giorni scorsi.