Immigrati violenti a Roma, arresti e 125 pattuglie sui treni. Tutto quello che i buonisti non dicono

16 Ott 2019 9:16 - di Redazione
Stazione Termini

Nemmeno un attimo di tregua. I fatti di cronaca a Roma si susseguono una dopo l’altro. Molti per mano di immigrati violenti. E su questo i buonisti non spendono una parola. Anzi, il loro tentativo è quello di minimizzare, così da rendere più digeribile la politica dei “porti aperti” e dell’accoglienza fuori controllo.

Immigrati violenti, la sinistra preferisce il silenzio

Bocche cucite a sinistra mentre l’azione delle forze dell’ordine è continua. Per capire la situazione, bastano i dati della Polfer. Solo nel Lazio, in appena una settimana, la Polizia ferroviaria ha arrestato cinque persone e ne ha denunciate 17 in stato di libertà. Sono 4210 le persone indentificate. Massiccia la presenza a bordo treno, con 125 pattuglie. 461 quelle impiegate in stazione, 289 i treni scortati.

I dati sono la prova di come la situazione sia precipitata

Sembra un bollettino di guerra.  Sono stati emessi quattro ordini di allontanamento dallo scalo di Roma Termini.  Particolare rilievo assume l’arresto, avvenuto l’8 ottobre, di un cittadino della Guinea di 20 anni. Era all’interno della Stazione Termini. Le accuse: resistenza, lesioni e possesso di oggetti atti ad offendere. Lo straniero, dopo essersi introdotto a bordo di un treno Italo sprovvisto di biglietto ,è stato invitato a scendere dagli agenti. Si è scagliato contro i poliziotti sferrando calci e pugni.

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