Ilva, Fratelli d’Italia: il finto ambientalismo di Conte mette a rischio altri 100 posti di lavoro

24 Ott 2019 18:31 - di Redazione
ilva di taranto

A rischio 100 posti di lavoro alla Sanac di Gattinara, l’azienda legata alle sorti dell’Ilva di Taranto. Lo stop del governo alle trattative con ArcelorMittal mette a repentaglio altri posti di lavoro. La denuncia è dell’assessore regionale al Lavoro del Piemonte, Elena Chiorino, che in una nota commenta l’ultimo provvedimento di Palazzo Chigi in materia di scudo penale.

Sanac di Gattinara, a rischio 100 posti di lavoro

«L’esecutivo giallorosso, mettendo in discussione lo scudo penale, rischia di far saltare la trattativa Ilva – incalza l’esponente di Fratelli d’Italia– con gravissime conseguenze anche per l’azienda piemontese. Si tratta di una scelta irresponsabile, chiederò ai nostri parlamentari di intervenire subito».

«Non bastano i quasi duecento tavoli di crisi aperti al Ministero del Lavoro e le decine di situazioni critiche che interessano le aziende piemontesi.  Evidentemente al governo tutto ciò non è sufficiente – continua l’assessore –  ma si vuole ancora aumentare il carico, mettendo a rischio anche i circa cento lavoratori della Sanac di Gattinara. Colpa di un provvedimento miope, ispirato da mero ambientalismo di stampo ideologico. Ovvero lo stralcio dello scudo penale per quanto riguarda il caso Ilva».

La denuncia dell’assessore Chiorino di Fratelli d’Italia

Netta l’accusa di Elena Chiorino, dopo aver appreso il rischio molto concreto dello stop alla misura che metteva al riparo i nuovi acquirenti del colosso dell’acciaio. Una scelta che riguarda direttamente proprio la Sanac di Gattinara, già di proprietà dell’Ilva, che avrebbe dovuto essere acquistata da ArcelorMittal.

La multinazionale aveva preso tempo, proprio per capire le mosse del governo sullo allo scudo penale. Già in passato, infatti, il Mise si era opposto all’immunità penale per l’azienda subentrante. Poi, grazie alle numerose interrogazioni presentate dai banchi dell’opposizione,  il pericolo era rientrato con un decreto  che esentava ArcelorMittal (in caso di acquisto) da responsabilità penali per il pregresso.

Ora tutto torna in discussione. «Invece di lavorare nell’interesse dei lavoratori  – tuona l’assessore di Fratelli d’Italia – il governo giallorosso opera scelte orientate alla più insana ideologia della decrescita.  Un esecutivo che si rispetti dovrebbe risolvere i problemi, non complicarli. Proprio come stanno facendo Pd e M5S. Come si può pretendere che un’azienda accetti il rischio di subire conseguenze penali per fatti del passato sui quali non ha responsabilità? È evidente che eliminare lo scudo penale potrebbe rappresentare la parola fine alla trattativa su Ilva. E, di conseguenza, anche per Sanac, lasciando soli centinaia di lavoratori».

La miopia ambientalista del governo

Tutto questo – continua Chiorino – non solo è inaccettabile, ma non è nemmeno comprensibile, non ha alcun senso». L’esponente di Fratelli d’Italia fa notare che «questi irresponsabili inseguono fantasmi e utopie ambientaliste e non  comprendono che quello della tutela dell’ambiente è un tema serio. Che  va affrontato a livello globale, non certo mandando sul lastrico centinaia di famiglie». Al temine della nota l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte annuncia: «Chiederò ai nostri parlamentari di mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione dell’opposizione per evitare questo ennesimo schiaffo agli italiani».

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