Il volto feroce dell’economia. A Roma un convegno sul libro di Pedrizzi “Il salvadanaio”

28 Ott 2019 15:21 - di Redazione

Si svolgerà mercoledì, alle ore 17.30, presso la Sala Landi di via delle Bottteghe Oscure, 54, Roma, la presentazione dell’ultimo libro di Riccardo PedrizziIl Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica”. L’incontro è promosso Ugl (Unione Generale del Lavoro) in collaborazione con Federproprietà (Federazione Nazionale della Proprietà Edilizia). Prevista la partecipazione di diversi protagonisti della vita politica e sindacale. Tra i presenti, Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi; il senatore Massimo Garavaglia, componente della V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati; il senatore Maurizio Gasparri, presidente della Giunta elezioni e immunità Parlamentari. Porterà il saluto Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. Introdurrà i lavori Massimo Anderson, presidente di Federproprietà. Sarà presente l’autore, Riccardo Pedrizzi, presidente dell’Ucid Gruppo Lazio.

Da Pedrizzi istruzioni e consigli per un’economia solidale

Il volto feroce dell’economia globalizzata, gli sciacalli della finanza, le trappole delle banche, i trucchi dei poteri forti, le insidie dell’Europa egoista e arrogante. La denuncia, nel libro di Pedrizzi, si accompagna alla proposta. In un mondo piegato al dio del denaro dove è difficile distinguere i buoni samaritani dai demoni tentatori, esiste così anche una strada virtuosa. Un percorso orientato dalle stelle polari della “solidarietà” della “partecipazione” e della “sussidiarietà”. Una strada in cui l’ancoraggio ai grandi valori incarnati dalle massime autorità morali, a cominciare dalla Chiesa cattolica, deve comunque essere il punto di partenza.
Le riflessioni di Riccardo Pedrizzi suonano come una denuncia del vuoto etico che domina i mercati. Un vuoto che scarica a pioggia i suoi effetti sui soggetti più deboli. Le idee di Pedrizzi forniscono uno strumento costruttivo per cercare soluzioni ai grandi quesiti posti dall’economia dell’anarchia e del “lasseiz faire” selvaggio. Si passa quindi così a trattare materie delicate, dalla centralità della famiglia alla dottrina sociale della Chiesa. Ed ancora. Dai temi dello sviluppo solidale, alla necessità di ritrovare uno spirito identitario nazionale ed europeo fino ai richiami etici alla finanza che ci avvolge e spesso ci sfrutta. Il “manuale” di sopravvivenza civile è dunque rivolto a chi crede che il Pil non sia solo un numeretto con decimali ma il resoconto finale dell’eterna lotta tra la caccia spasmodica al profitto e la ricerca del benessere.

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