Finti omosessuali a caccia dello status di rifugiati: la denuncia di Calderoli
Finti omosessuali per veri permessi. “È boom di false dichiarazioni di omosessualità di immigrati” denuncia Roberto Calderoli. Che segnala l’indagine del “Corsera”. Una inchiesta che ricostruisce “una realtà sotto gli occhi di tutti” che da tempo la Lega denuncia. Nel mirino il trucchetto dei richiedenti asilo provenienti da Paesi islamici. Si dichiarano gay, pur non essendolo, e perseguitati in patria per ottenere la protezione dell’Italia. Un escamotage “addirittura suggerito dagli avvocati” dice Calderoli. Secondo lui c’è chi lucra su “questo business vergognoso”. “Meno di un anno fa – ricorda – ero stato buon profeta nel criticare una pronuncia della Cassazione. Quella che accoglieva la richiesta di alcuni immigrati richiedenti asilo. Persone cui era stata respinta la richiesta dello status di rifugiati. Si erano dichiarati gay e provenienti da uno degli Stati islamici dove l’omosessualità è perseguita. Ovviamente in base alla shaaria. Purtroppo adesso, dopo quella pronuncia, è diventata una prassi. Finti omosessuali crescono. E secondo il ‘Corriere’ anche con la collaborazione dell’Arcigay. Tutta gente che si dichiara omosessuale per poter restare qui in Italia”. “Peccato che nessuno possa controllare se davvero l’immigrato sia omosessuale o no. E ora si rischia un boom delle domande per ottenere lo status di rifugiato. Finora concesso mediamente solo al 5% dei richiedenti”, conclude Calderoli.
Tanto finti omosessuali o no, non si riesce a rimandarli indietro ugualmente.